Ricordate Totò Cascio, il bambino di "Nuovo Cinema Paradiso"? Purtroppo soffre di un brutto problema di salute

La vita imita l’arte più di quanto l’arte imiti la vita, diceva un inglese. A guardare la vita di Totò Cascio, allora, sembra proprio che Wilde abbia ragione ancora una volta. Vediamo cosa è accaduto, infatti, all’ex bambino di “Nuovo Cinema Paradiso”

Uno dei film più belli che sia mai stato girato da un regista italiano è Nuovo Cinema Paradiso. Milioni e milioni di italiani, infatti, lo hanno visto e rivisto e nessuno è riuscito a non emozionarsi tantissimo. Il film, infatti, narra delle vicende del piccolo Salvatore e del suo mentore Alfredo, il proiezionista dell'unico cinema del paese di Giancaldo. La storia, allora, si concentra sull'infanzia del piccolo Salvatore e del rapporto che lo legava al buon Alfredo. Una delle scene più emblematiche della pellicola, poi, sembra quasi essere riuscita tragicamente ad anticipare la dura sorte che è toccata al povero Totò.

Il proiezionista, interpretato dall' immortale Philippe Noiret, era affetto da un male che gli avrebbe portato via la vista. Per chiunque, allora, ciò sarebbe stato un gravissimo problema.  Per un amante della celluloide però, di cui oltretutto aveva fatto anche un mestiere, la parola tragedia rischia di essere riduttiva per commentare la triste vicenda. Alfredo, però, non si perde d’animo e intima, con affetto, al piccolo Salvatore: “Se dovessi perdere la vista, tu sarai i miei occhi!”. Purtroppo, però, pare che la stessa sorte di Alfredo sia davvero capitata al povero Totò e noi tutti apprendiamo la notizia con immenso dolore.

Ecco di cosa soffre Totò Cascio. Il dramma che dal film entra nella vita reale

Quando aveva solo 11 anni, per il povero Totò è arrivata una drammatica notizia. Dopo una visita oculistica, infatti, gli è stata diagnosticata la retinite pigmentosa. Fu uno dei più grandi direttori della fotografia del nostro cinema che si accorse per primo, però, che la vista del ragazzino cominciava a dargli qualche problema. Blasco Giurato, infatti, consigliò al padre di Totò di sottoporlo ad alcune analisi e, purtroppo, la diagnosi arrivò inevitabile. La reazione del ragazzo, allora, fu davvero terribile. 

Non volendo accettare il suo stato, infatti, ha deciso di nascondersi per quasi 40 anni. Ad un certo punto, però, ha deciso di dire basta e chiedere aiuto per curarsi. Grazie ad un lungo e fruttuoso percorso d’analisi, infatti, adesso Totò ha accettato la malattia e non si nasconde più. Un solo grande rammarico gli attanaglia ancora il cuore, non aver fatto in tempo a vedere il volto dei propri nipotini. Sperando, allora, che la ricerca faccia passi da gigante in breve tempo, speriamo che al più presto si possa trovare una cura alla retinite pigmentosa e che il buon Totò possa vedere il volto dei suoi amati cari ancora una volta.

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