Nino D'Angelo, sapete che mestiere faceva prima di diventare cantante? Un lavoro umilissimo

Nino D'Angelo oggi compie 65 anni e nella sua famiglia i festeggiamenti raddoppiano. Sì, perché ieri il figlio Nino si è sposato. Ma tutti, forse, non conoscono tutta la storia dello storico cantante dal caschetto biondo.

Nino D'Angelo, il cui vero nome e Gaetano D'Angelo è un uomo di grande talento, che ha fatto della musica una ragione di vita. Ha conquistato il cuore di milioni di fan che, ancora oggi, nutrono per lui una profonda ammirazione. Nasce a San Pietro a Patierno, un quartiere di Napoli il 21 Giugno del 1957 ed è il primo di sei figli. Le sue prime canzoni vengono intonate sulle ginocchia del nonno quando era molto giovane e nel 1976, grazie ad una colletta fatta dalla sua famiglia, Nino riesce ad incidere il suo primo 45 giri. Lo ha promosso a livello amatoriale e da quel disco saltano fuori diverse sceneggiate. Il suo brano più significativo che segna la sua carriera è “Nu Jeans e ‘na Maglietta” che diventa un album con più di un milione di copie vendute e un film. Il giovane cantante dal caschetto d'oro diventò in poco tempo l'emblema di tutti i quartieri popolari del Sud.

Nino D'Angelo, l'amore per la sua Annamaria: "Le sono stato sempre fedele"

Lui aveva 17 anni, e cantava ai matrimoni. Per arrotondare, tuttavia, lavorava anche come gelataio. Il giorno in cui conobbe per la prima volta quella che sarebbe diventata la donna della sua vita, aveva appena 12 anni. Ha raccontato in un'intervista che quando l'aveva incontrata non aveva mai visto così tanta grazia, a tal punto da dire che non ora, non domani, ma un giorno l'avrebbe sposata. Infatti quando Annamaria Gallo compì 15 anni, fece la cosiddetta "fuitina" e rimase incinta del loro primogenito Antonio. Si sposarono il 25 Luglio del 1979 grazie all'ausilio di parroco di un paese alla periferia di Napoli che accettò.

Nino D'Angelo, quando lasciò Napoli per colpa della camorra

Forse non tutti sanno che dopo il suo primo Sanremo, Nino D'Angelo nel 1986 lasciò la sua amata Napoli per trasferirsi a Roma. Raccontò in un'intervista a "Il Correre della Sera" che se ne era andato dalla sua città natale perché la camorra aveva sparato per due volte contro casa sua. Gli chiedevano i soldi, vedendo il suo successo, e lo minacciavano telefonicamente. La seconda volta che spararono contro la sua casa, racconta il cantante, il proiettile aveva trapassato i muri raggiungendo la camera di suo figlio Vincenzo mentre dormiva. Questo spinse Nino D'Angelo, Annamaria Gallo e i suoi due bambini Antonio e Vincenzo a scappare da Napoli in un giorno.

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