Vladimir Luxuria a ruota libera: "Come hanno reagito i miei genitori quando hanno scoperto..."

La più grande paladina della tutela dei diritti della comunità LGBTQIA+ è, senza dubbio, Vladimir Luxuria. In molti si chiedono come sia stata la sua vita quando in giovane età ha dovuto lottare, come quasi tutti gli appartenenti a quella comunità, per rivendicare la propria liberà sessuale.

Uno dei problemi più importanti e sottovalutati del nostro tempo è, di sicuro, la libertà sessuale. Non bisogna, infatti, spostare lo sguardo fino in Arabia Saudita per essere testimoni delle assurde  discriminazioni cui vengono sottoposti quotidianamente i membri della comunità lgbtqia+. Se nella Russia putiniana, infatti, sussistono ancora discriminazioni legali per i non binari, negli Sati Uniti, ad esempio, le cose non sono migliori di molto. Basti pensare per quanto tempo, ad esempio, i governatori del Texas si siano opposti ai matrimoni gay e che lo stato in questione abbia dovuto riconoscierli solo per merito della sentenza della Corte Suprema in Obergefell v. Hodges.

Una delle paladine della tutela dei diritti della comunità lgbt è di sicuro Valdimir Luxuria. L’ex deputata di Rifondazione Comunista, poi, ha raccontato come è stato vivere la sua omosessualità nel contesto familiare in cui è vissuta e le sue dichiarazioni sono state molto interessanti. Le sue toccanti parole, infatti, hanno rivelato quanto moltissimo lavoro ci sia ancora da fare anche nel nostro Paese. Da Serena Bortone, infatti, ha detto come sia stato difficile per lei, da ragazza, non dare dolori ai propri genitori. Il padre soprattutto, a quanto pare, non era assolutamente pronto ad affrontare il cambiamento che Vladimir aveva intenzione di operare. Per la madre, invece, non sembra sia stato proprio così.

I genitori di Vladimir Luxuria. La reazione di Antonio e Maria.

La mamma lo sa sempre, anche se a volte fa finta di non sapere”. Queste le parole con cui l’ex deputata ha descritto come sua madre sia venuta a conoscenza della cosa. Per il padre, invece, sembra ci sia stato quasi sempre un categorico rifiuto. Vladimir, infatti, ha raccontato di una volta in cui il genitore stava passeggiando con un suo amico. Quest’ultimo, incrociando lo sguardo di un ragazzo dai modi effemminati seduto su una panchina, lo ha apostrofato con: “Guarda quel ricch***e!” Peccato che quel ragazzo fosse proprio il giovane Vladimir.

Il padre, allora, voltato lo sguardo altrove ha proseguito la sua passeggiata noncurante del figlio e il dolore che deve aver colpito il petto del ragazzo deve essere stato davvero devastante. Sempre dalla Bortone, poi, ha rivelato che il padre, di fronte agli atteggiamenti del figlio, non ha mai mostrato nessun segno d’approvazione. Non ci rimane, a questo punto, che fare i nostri migliori auguri alla Luxuria per l’importante lotta sociale di cui si è fatta portavoce e congratularci con lei per l'enorme coraggio dimostrato. Speriamo allora che i diritti di cui tutti godiamo possano essere finalmente estesi anche a questa minoranza, per evitare che si rivelino quello che in realtà sono oggi, privilegi di maggioranza. 

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