Teo Mammucari rompe il silenzio su Belen Rodriguez: "Ora che è finita, posso dire cosa penso davvero di lei"

Teo Mammucari ha fatto per TvBlog un bilancio della sua recente conduzione a Le Iene, parlando anche di Belen, con la quale aveva già avuto occasione di lavorare a Tu sì que vales. Qui Mammucari aveva già compreso il talento da presentatrice della Rodriguez. Eppure, l'inizio dell'esperienza insieme non è stato proprio positivo, in tutto e per tutto. Questo il commento dell'uomo in merito: “Il problema non era il look, bensì un atteggiamento che doveva abbandonare. Belen doveva imparare a prendersi in giro, ad ironizzare, andava trovata la chiave. Per lei è stato difficile, era un’avventura nuova. Ho apprezzato il rischio di Parenti, non era facile prendere un format come quello e stravolgerlo”.

Teo racconta pure come si è giunti a quella formula perfetta che ha permesso alla trasmissione di continuare nel verso giusto. Di sicuro sono servite suppergiù tre o quattro puntate, tuttavia alla fine la Rodriguez “domata” è stata una risorsa fondamentale per il programma. Riguardo ciò, Mammucari ha detto ancora: “Dopo tre-quattro puntate il programma ha preso il verso giusto, è decollato. Belen era arrivata con l’atteggiamento di chi dice ‘conduco’. Le ho fatto capire che il successo di una conduzione si fonda sulla complicità, non te la puoi inventare sul palco se non ce l’hai nella vita. Se ti fidi, devi lasciarti guidare. A quel punto puoi divertirti. Una volta che sei entrata nel gioco, ti lascio in mano il prodotto. Non sono uno che soffre gli spazi, è una delle vere capacità che ho. Bisogna giocare come si fa al bar con gli amici. Piano piano questa cosa è uscita. Ho puntato su Belen e sono felice. Purtroppo lo sanno in pochi, ma nella vita privata lei è simpaticissima e quella simpatia non se la doveva tenere a casa”.

All'interno della stessa intervista, oltre a ciò, Teo ha detto la sua anche sui monologhi di quest'edizione. In ogni appuntamento, uno o più volti ospiti della trasmissione hanno avuto modo di prendersi il loro spazio parlando di una tematica che stesse loro a cuore. Bullismo, bodyshaming, razzismo e così via. I monologhi sono diventati il segno caratteristico di questa stagione, malgrado in taluni casi fossero un po’ costruiti e stucchevoli. Il conduttore, a proposito, ha ammesso: “Più che monologhi li definirei confessionali. È stato come aprire una porta sul mondo. Finalmente i personaggi hanno avuto la possibilità di rispondere e commentare in maniera tollerante tutto ciò che si afferma sul loro conto. Sui social chiunque si può alzare la mattina e darti del bastardo. Quella parentesi può essere utile da parte nostra per mandare un messaggio. Come spiegavo prima, per me è un confessionale, una risposta data in modo sano e rispettoso”.

LEGGI ANCHE: Belén Rodriguez senza filtri: "La mia farfalla è diventata un aquilone", la reazione di Teo Mammucari