Gianfranco Gallo parla della sua carriera

Gianfranco Gallo è tornato in teatro con lo spettacolo Captivo e in un' intervista rilasciata a FanPage si lascia andare a diverse dichiarazioni sulla sua città natale Napoli, sulla trasmissione Made in Sud, esprimendo il suo pensiero rispetto al incredibile calo di ascolti, e anche sul rapporto con suo fratello Massimiliano Gallo, co protagonista della fiction Rai, Imma Tataranni - Sostituto Procuratore, insieme a Vanessa Scalera; l' attore ha fatto capire che il rapporto tra di loro è cessato bruscamente. Vediamo che cosa è accaduto.

Lo spettacolo di Gianfranco Gallo, figlio del noto attore e cantante Nunzio Gallo,  è la storia della violenza scaturita dal pestaggio terminato con la morte di Willy Monteiro Duarte senza ragione, un accostamento di vari autori e musiche che hanno parlato del tema nel corso dei secoli per terminare con "Un excursus sulla mia sensibilità stimolata dal ragionamento sulla cattiveria e sulla schiavitù, anche dell’essere parte di una comunità anche come quella napoletana. Mi servo, però, della tradizione per scavalcarla e provare a gettare le reti nel futuro: una oltradizione." A questo di aggiunge una ben chiara, su come a Napoli ci sia un tipo di violenza diverso "Noi qui abbiamo dei modelli che altrove non ci sono. Abbiamo un vissuto di malavita che si tramanda e si genera attraverso la legge del più forte, attraverso la prevaricazione continua. Quelli che lo fanno, chiaramente, sono quelli che hanno meno degli altri. Se io non ho niente, l’unico modo che ho per ottenere qualcosa, è la violenza. La scollatura sociale si è acuita. Io ho frequentato tanti centri sociali, parlo regolarmente coi ragazzi in difficoltà e quello che ho visto coi miei occhi e che questi ragazzi vengono presi prima di tutto tardi, a 13, 14 anni. Ma la cosa più grave è che il progetto sociale a 18 anni finisce. Non c’è una vera tutela."

Parlando della comicità napoletana, non poteva mancare un commento alla trasmissione condotta da Clementino e Lorella Boccia, Made in Sud che ha perso sempre più telespettatori "Ho notato che alla fine dei loro sketch riconducono tutto a Napoli, al modo di essere napoletano ed è la cosa più sbagliata da fare. Non funziona più. Funziona quando tratti Napoli come parte del mondo e attraverso la tua napoletanità decodifichi il mondo. Questo è quello che non hanno capito, questo è quello che provoca un disordine negli stessi spettatori." Quando però il giornalista ha chiesto a Gianfranco Gallo di suo fratello Massimiliano le risposte sono state alquanto fredde sintomo che qualcosa è andato storto nel loro rapporto, lasciando intendere che il dissapore esista al di là dell'arte "Non recitiamo più insieme dal 2019, se non addirittura dal 2018. Tanto lo sanno tutti che non abbiamo più rapporti. Possiamo fare una battuta, però. Ti posso dire che ci siamo messi in linea con tutti i fratelli d’arte napoletani, dai De Filippo ai Giuffrè."
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