LDA, la scottante rivelazione su Gigi D'Alessio: "Non voglio somigliare a mio padre"

La popolarità dell'LDA avanza dopo l'eliminazione nella sesta puntata del Serale e durante una delle interviste rilasciate da Luca D'Alessio per La Repubblica ha voluto parlare di tutto il suo percorso ad Amici: non solo dei suoi successi e dei suoi sforzi per raggiungere l'obiettivo, ma soprattutto dei suoi limiti e di tutto ciò che ha ancora da imparare per continuare a fare questo mestiere e seguire così il suo sogno. Nonostante Luca ami molto suo padre e sappia bene quanto sia un musicista di successo, non vuole ripercorrere le sue orme, soprattutto per un motivo fondamentale. Vediamo quale.

Nell'intervista rilasciata a Verissimo poco dopo la sua eliminazione Luca D'Alessio ha parlato non solo della sua esperienza da Amici, delle emozioni che lo hanno attraversato in tutti questi mesi, ma anche di quanto gli abbia fatto del male sentirsi accusare di essere un raccomandato, quando l'unico motivo per cui ha voluto fare Amici era quello di emergere per il suo talento e non per essere figlio di: "Non è facile fare capire alla gente che anche un ‘figlio di’ può fare lo stesso lavoro del padre. Se mio padre fosse stato un medico e io avessi seguito le sue orme, nessuno si sarebbe avvicinato per tirarmi le orecchie, nessuno mi avrebbe dato del raccomandato. Perché deve succedere nel canto? Io sono andato ad Amici per questo. Io volevo far vedere che faccio tutto da solo. E continuo a fare tutto da solo. Mi ha dato consigli mio padre, ma non ha mai messo bocca su un mio pezzo, ho un papà stupendo e anche una mamma stupenda."

LDA non si è fermato un momento dall'uscita  da Amici, il ragazzo dei record già disco d'oro e disco di platino, ha visto il suo singolo 'Bandana' diventare il tormentone del momento. Nel corso della sua permanenza nella scuola, Luca ha dato più volte dimostrazione di amare molto la sua terra, nonostante sia nato a Roma vive a Napoli in pianta stabile ed a Napoli ha dedicato un barre all'interno della canzone cantata da Adriano Celentano, L'Emozione non ha voce in cui dice: "Rifletti le luci dei lampioni di un lungomare dove non puoi camminare e nelle sfumature dei tuoi mille colori, vedono solo il nero e lo sporco di te. Ma se ripenso al Vesuvio, vivo nelle strade dei miei ricordi. Se parlo con il mare, lui mi risponde ancora… 'proteggi quei ragazzi che non possono mangiare, famiglie disastrate vivono vulcani di dolore"
Non poteva mancare di parlare dei suoi idoli e di coloro che hanno rivoluzionato la musica napoletana e non con il loro passaggio su questa terra: "Renato Carosone, immenso, e poi ancora una volta Pino Daniele. Penso che in molti abbiamo portato avanti la 'missione' di innovare la musica napoletana, Pino ma anche mio padre. E io se non scrivo in napoletano, porto Napoli sempre nelle melodie" Ed è su questo punto che LDA ha voluto soffermarsi più a lungo, lo scrivere e cantare in napoletano non sono per lui: "Non scrivo in napoletano come mio padre Gigi D’Alessio, è troppo difficile. Non ho bisogno di cantare in napoletano, non mi viene naturale, la musica napoletana la porto nel sottofondo, nelle sfumature."
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