Oggi è un altro giorno, brutto incidente per Patrizia De Blanck: come sta la contessa

La puntata andata in onda ieri di Oggi è un altro giorno condotta come sempre da Serena Bortone, si è aperta con un'intervista alla celebre contessa con la figlia Giada De Blanck. Patrizia è entrata in studio zoppicando, a braccetto con Massimo Cannoletta e Samuel Peron, spiegando: "Per salvare il mio cane sono caduta dalla scala". Serena Bortone è rimasta sorpresa e subito le ha chiesto: "Quando è successo?", a cui De Blanck ha risposto: "Poco fa, prima di venire qua. C'erano tre cani sulle scale, per loro mi sono rovesciata...per un uomo, però, non lo avrei mai fatto", ha poi scherzato. "Ti è andata bene però, guarda che bei ragazzi che ti accompagnano", ha commentato la conduttrice.

Pochi minuti dopo, la contessa nel salotto di Serena Bortone ha raccontato un po' della sua vita, rievocando ironicamente il periodo vissuto tra Roma, Londra e Montecarlo: "La mia vita l'ho vissuta al massimo, molti dei miei amici sono già morti. Quando morirò io si chiuderà un'epoca. Morire è una cosa normale. Ringrazio per essere arrivata a questa età. L'unico dispiacere sarà per me il grande dolore che darò a mia figlia". Dopo queste parole, De Blanck è stata interrotta dalla conduttrice, che le ha detto: "Non parliamo di morte! Hai una vita meravigliosa e ci allieti con i tuoi racconti perché sei sempre ironica".

Nella seconda parte dell'intervista è arrivata in studio anche la figlia Giada De Blanck che ha ricordato con grande commozione suo padre, sfiorando le lacrime sulle note della canzone I will always love you: "Mi ricorda mio padre, me l'aveva dedicata. Quando è scomparso, avevo 16 anni, dalle finestre delle case vicino all'ospedale è partita questa canzone e io l'ho presa come un messaggio. Non auguro a nessuno un dolore del genere, una perdita così grande soprattutto a quell'età. Quando papà è andato via mamma e io ci siamo trovate in una situazione difficile, abbiamo vissuto un calvario lungo e faticoso. Quando mamma è andata giù l'ho aiutata io, ho salvato la sua vita per tre volte. Una volta è rimasta tre mesi e mezzi in clinica, per altri due l'ho costretta io a fare delle visite e poi si sono scoperte cose gravi, una volta mi dissero che non avrebbe passato la notte. Non è facile essere due donne da sole, soprattutto con una ribelle come lei".

Leggi anche: Patrizia De Blanck, la brutta malattia che l'ha messa fuori gioco: "Stava per raggiungere il cervello", spunta anche una foto