Gina Lollobrigida: "Mi sento umiliata da mio figlio, ho il diritto di vivere o morire in pace"

Non è la stessa attrice forte e ribelle quella che ospitata ieri da Mara Venier a 'Domenica In', Gina Lollobrigida sembra sempre più stanca e affranta, incapace di reagire alle moltissime vicissitudine che le sono capitate negli ultimi anni: le azioni legali, gli scandali e le moltissime privazioni hanno immerso la Lollo in un'amara sofferenza, come lei stessa dichiarerà.

Amata in tutto il mondo per la sua bellezza, il suo talento e il suo carattere ribelle, Gina Lollobrigida confessa di essere stanca di tutto ciò che accade intorno a sé, la lotta con la sua famiglia, in particolare con suo figlio Milco Skofic e il nipote Dimitri, le hanno portato via la gioia e la vitalità che l'hanno da sempre contraddistinta, tanto da dichiarare con le lacrime agli occhi: "Ho il diritto di vivere, ma anche il diritto di morire in pace."

Per prima cosa la famosissima attrice 94enne, fa chiarezza sulla questione che riguarda la sua relazione con Javier Rigau un matrimonio ottenuto attraverso l'inganno e poi annullato dalla Sacra Rota; poi commenta la questione sollevata dal suo rapporto con l'ex tuttofare  Andrea Piazzolla: "E' come un figlio per me, mi sta accanto come un figlio, mi ha aiutato ad andare avanti. Sua figlia Gina, si chiama come me, è come me. Andrea non ha mai sbagliato. E' una persona brava e per il fatto che mi ha aiutata, sta avendo guai terribili."

Con gli occhi pieni di lacrime, Gina Lollobrigida parla del dolore che la lotta con suo figlio le fa sentire, rimarcando il suo diritto fondamentale di scegliere e vivere la propria vita nel modo che ritiene più consono: "La vita è mia e io decido cosa farne. Fare dei regali ad Andrea e alla sua famiglia è una cosa che riguarda me e nessun altro. La cosa che mi umilia di più e mi da più dolore è mio figlio. Fa male. Ho fatto del bene a mio figlio e come risultato lui è contro di me perché voglio fare quello che voglio della mia vita."

A niente sono valse le parole di conforto di Mara Venier, Gina Lollobrigida ha confessato tutto il suo dolore e l'ingiusto trattamento che le è stato riservato: "Mi hanno sequestrato tutti i mobili. Un trattamento ignobile. Non voglio più vederlo. Mi sento umiliata perché dovrebbero lasciarmi morire in pace. Non merito questo. Sono accaniti contro di me."