Toni Servillo contro il reportage di 'Le Figaro': "Io amo profondamente questo terzo mondo"

Lo scorso 3 ottobre il quotidiano francese 'Le Figaro' ha pubblicato un reportage su Napoli, la giornalista Valèrie Segond traccia un servizio in cui la città partenopea è ricca quasi esclusivamente di problemi fino ad affermare: "Napoli è il terzo mondo d'Europa". Tale affermazione ha creato non poche polemiche, ma anche risposte in difesa da personaggi illustri come Paolo Sorrentino e Toni Servillo.

Il servizio di Valèrie Segond prende spunto da ciò che è accaduto durante le elezioni amministrative di Napoli, descrivendo il successo del neo sindaco, Gaetano Manfredi, e la sua figura come 'Il Messia atteso da tutti'. La preoccupazione principale del quotidiano francese è fornire informazioni sul clima in cui vivono i compatrioti trasferitisi nella città partenopea.

Come detto in precedenza, l'articolo parla di Napoli come un luogo particolare, ammantato di un aura di mistero e fascino, ma la lettura del reportage traccia una chiara linea di demarcazione in cui tutti gli aspetti negativi della città vengono esposti in modo da alimentare quella fama di luogo terribile, pericoloso e povero. Sempre a detta della giornalista Valèrie Segond, l'unica cosa che salva la città dall'essere un vero inferno è il centro europeo di formazione per gli sviluppatori di app, l'Apple Academy immersa in "una cattedrale nel deserto che potrebbe invece diventare la piccola Silicon Valley italiana."

Alla presentazione napoletana del film di Paolo Sorrentino 'E' Stata la mano di Dio', pellicola candidata agli Oscar, lo stesso regista e Toni Servillo hanno rilasciato alcune dichiarazioni in difesa della città. Paolo Sorrentino ha affermato, non lasciando nessuno spazio a interpretazioni o ulteriori polemiche: "Mi pare che Napoli si difenda benissimo da sola."

Toni Servillo ha espresso un considerazione più emotiva: "Parto da una constatazione: tra settembre e dicembre io ho tre film in sala di tre grandi autori campani (Mario Martone 'Qui rido io', Leonardo Di Costanzo 'Ariaferma' e Paolo Sorrentino 'E' stata la mano di Dio') quindi mi sembra che il bilancio di questa città sia molto buono. Io non saprei vivere da un'altra parte del mondo, perché amo profondamente questo terzo mondo."