Matteo Salvini contro Richard Gere: "Se viene a testimoniare contro di me gli chiederò un autografo"

E' stato ufficialmente convocato Richard Gere per testimoniare nel processo Open Arms contro Matteo Salvini, l'attore hollywoodiano è atteso questo 23 ottobre a Palermo. Il leader della Lega non ha atteso per commentare tale convocazione del Tribunale di Palermo, infatti durante una manifestazione elettore nella provincia di Roma, a Tor Bella Monaca ha rilasciato una lunga dichiarazione ai suoi elettori.

Il processo si riferisce a quanto accaduto nelle acque di Lampedusa nel 2019, quando la Ong spagnola non ebbe l'autorizzazione ad approdare e 124 persone lasciate alla deriva su imbarcazioni di fortuna vennero salvate da morte certa. In quella occasione Richard Gere raggiunse Lampedusa per sostenere l'equipaggio e le persone a bordo, quando fu intervistato disse: "Non sono interessato a Salvini, i politici invece di aiutare queste persone le demonizzano e questo deve finire e può finire se lo facciamo finire noi. Il mio unico interesse è aiutare questa gente. Basta."

La convocazione ha infiammato l'animo di Matteo Salvini che dal palco del comizio ha commentato così: "Al processo di Palermo il 23 ottobre hanno convocato pure Richard Gere. Allora noi convochiamo Checco Zalone o Lino Banfi. Ma vi rendete conto? Uno che ha fatto il Ministro dell'Interno, che ha fatto il suo lavoro bloccando l'immigrazione clandestina perché ne ho le palle piene di scippatori e spacciatori, va a processo per aver fatto il suo dovere. Vorrà dire che quel giorno almeno gli chiederò un autografo."

Aggiunge a questa dichiarazione un'altra, proferita durante il comizio di Siena che si è tenuto nelle scorse ore: "A Palermo per fargli dire che sono un sequestratore di persone chiamano come testimoni il Sindaco di Barcellona e Richard Gere. A questo punto mi metto la maglietta del Milan. Ma chi cazzo l'ha mai conosciuto il Sindaco di Barcellona, incredibile, e io chi porto, Lino Banfi?"