Non si placa la tragedia dell'autista di Capri: la compagna di Emanuele Melillo perde il bambino

Una tragedia che sembra non avere fine quella di Emanuele Melillo, l'autista di 32 anni morto a causa dell'incidente del 22 Luglio a Capri: la sua compagna, Rosaria Ardita di 30 anni ha perso il bambino che portava in grembo. Purtroppo la ragazza ha cominciato a stare male subito dopo aver appreso della morte del suo compagno, il dolore e la sorpresa l'hanno provata a tal punto da non riuscire a portare a termine la gravidanza.

Sono giorni che si susseguono le notizie relative al disastroso incidente accaduto a Capri, in cui un autobus dell'ATC con a bordo 11 passeggeri (ma che secondo il sindaco di Capri, Marino Lembo, erano almeno 14) si è schiantato contro uno stabilimento balneare di Marina Grande, dopo aver sfondando la ringhiera e essere caduto da un altezza di 10 metri.

Sembra che il destino si accanisca contro l'unica vittima di questo tragico incidente, Emanuele Melillo, che secondo alcune testimonianze avrebbe fatto di tutto per salvare la vita ai passeggeri a bordo del minibus. Un testimone ha infatti messo in luce che la causa dell'incidente non fosse, come si era pensato in un primo momento, un malore del conducente, bensì un guasto tecnico che avrebbe causato lo slittamento di una ruota sull'asfalto rovente.

Le parole del testimone in un'intervista a 'Il Mattino' solo la prova chiave di quanto il 32enne abbia fatto tutto il possibile per salvare la vita a tutti: "Non c'è stato malore, il  conducente non ha avuto un mancamento, ha resistito fino alla fine, ha provato con tutte le sue forze a raddrizzare la corsa del mezzo, che nel frattempo era sbandato. Era come se la ruota fosse uscita fuori dall'asse, come se avesse urtato contro un marciapiede. Ho guardato l'autista, come se avessi voluto chiedergli cosa stesse accadendo. L'ho visto manovrare con forza il volante, tanto che si è appoggiato sulla sua sinistra per fare leva con il corpo e provare a far girare il volante. Non ce l'ha fatta. Siamo precipitati e, solo alla fine, il bus si è girato su se stesso."