Il legame con il Sud di Raffaella Carrà che nessuno conosce: la chiamavano 'Lella'

La tragica scomparsa di Raffaella Carrà ha sconvolto non solo l'Italia, ma il mondo intero da dove in ogni momento arrivano messaggi di dolore e commozione, ma anche ricordi dei colleghi che hanno vissuto con lei anche un solo momento. Ora che la regina del Made in Italy non c'è più, si comincia a scoprire di più sulla sua vita privata, sulla sua infanzia e sulle sue origini che alimentano ancora di più la fama della grandissima artista.

Raffaella Carrà, all'anagrafe Raffaella Maria Roberta Pelloni, nasce a Bologna nel 1943 e passa i primi anni della sua vita in Romagna (Bellaria - Igea Marina) con il padre, Raffaele Pelloni e la madre, Angela Iris Dell'Utri. Purtroppo i genitori di Raffaella si separano quando lei ha solo 2 anni, e lei passa molti anni dai nonni materni Vincenzo e Andreina, a Caltanissetta.

I nonni materni diventano per Raffaella un punto saldo a cui fare sempre riferimento: è qui che conosce l'arte e la musica, ed qui che decide di intraprendere la strada che la farà diventare la grande artista che tutti conosciamo. La nonna Andreina amante del violino e del canto, passava con lei intere serate cantando le più famose e classiche romanze. Anche la madre della Raffa Nazionale è sempre stata presente nella vita di sua figlia, spronandola a inseguire i suoi sogni e a coltivare il suo talento, fino al 1984 quando una malattia polmonare le fece perdere la vita.

I ricordi della piccola Raffaella e del suo attaccamento alla Sicilia vengono da uno dei suoi parenti, il cugino, l'avvocato Fabio Granata che descrive la sua parentela con la nota soubrette in un'intervista alla Gazzetta del Sud: "Ho sempre tenuto riservata questa parentela anche se nono solo ammiravo Lella, ma ne ho apprezzato sempre la bellezza, la carica vitale, la semplicità, la straordinaria preparazione artistica ma anche il coraggio e le battaglie coraggiose e d'avanguardia."