Giuseppe Di Tommaso, chi è il giornalista che ha ritrovato il piccolo Nicola scomparso in Mugello

E' meridionale il giornalista che ha salvato il bambino scomparso in Mugello, valle della Toscana situata a nord di Firenze. "Nicola, il bambino di 21 mesi scomparso nei boschi del Mugello, è stato ritrovato dal nostro inviato Giuseppe Di Tommaso". E' l'annuncio su Twitter della trasmissione RAI 'La vita in diretta', che stava girando un servizio sulla storia del bambino. Il conduttore Alberto Matano ha raccontato che il giornalista si aggirava con la sua troupe nel tentativo di ricostruire il possibile percorso compiuto dal bambino dopo essere uscito di casa.

A un certo punto è sceso dall'auto e ha sentito dei lamenti provenire dal fondo di una scarpata. Si è avvicinato, ha chiamato il bambino per nome e ha risposto invocando sua madre. Il bambino era in fondo a una scarpata in mezzo a una macchia di rovi e gli era impossibile raggiungerlo. Così ha allertato una pattuglia della polizia che ha recuperato e salvato il piccolo.

Giuseppe Di Tommaso, classe 1978, è originario di Lucano di Tursi, in provincia di Matera. Sul suo profilo Instagram si definisce un "artigiano televisivo". Lavora per la Rai da quasi 18 anni: è stato inviato del programma 'Sabato e Domenica' condotto da Franco Di Mare, ha collaborato con 'Lineablu', ha fatto parte della redazione di 'Unomattina Estate' occupandosi di questioni sociali, dal 2005 è tra gli inviati di Rai1 al Festival di Sanremo, ai David di Donatello, agli Oscar della TV.

Ha realizzato importanti reportage nei campi profughi palestinesi in Libano e nei territori del Medio Oriente e cortometraggi su 'Bulimia', 'Bullismo' e 'Bambini vittime della guerra'. Sul suo profilo Linkedin sono inoltre presenti vari premi vinti come il 'Premio Letterario Carlo Levi', 'La Torre d'Oro', 'Premio Associazione no Aids onlus', 'Premio Heraclea', 'Rabatana d'Oro'.

"Stavo risalendo una strada sterrata e ho sentito un lamento provenire da un terrapieno - ha raccontato il giornalista lucano - Ero solo perché mi ero sentito male poco prima e avevo fermato la macchina per riprendermi. Allora ho cominciato a dire 'Nicola, Nicola', prima a voce bassa, poi urlando, finché non ho sentito chiaramente 'Mamma!'. Era Nicola". Da qui l'allarme e l'arrivo dei carabinieri con il comandante Danilo Ciccarelli che sono scesi nella scarpata e hanno trovato il bambino.