Sparatoria Ibizia: "Antonio Amore è uscito dal coma, ma attenzione". Buone notizie dalla Spagna?

Buone notizie dalla Spagna? Forse si! Migliora lo chef napoletano Antonio Amore. Non ha più bisogno di respirazione assistita. Il 28enne gravemente ferito in una sparatoria avvenuta in una villa a Ibiza nella notte tra il 4 e il 5 giugno, è dichiarato fuori pericolo. L'ospedale, il Policlinico Nuestra Señora del Rosario, dove è ricoverato in Terapia Intensiva, secondo quanto riportato dal locale Periodico De Ibiza, ha diffuso il bollettino in cui si comunica che il ragazzo ha ripreso a respirare da solo, è stato svegliato da un coma farmacologico e anche alla gamba gli infortuni migliorano.

Il 33enne Michele Guadagno, accusato dell'infortunio, anche lui napoletano, si è consegnato alla Guardia Civil il 6 giugno dopo un tentativo di fuga. Non sono ancora chiare le ragioni del litigio, ma alla base ci sarebbe il movente appassionato.

La sparatoria è avvenuta a Ibiza Secondo i testimoni, nella notte tra il 4 e il 5 giugno, durante una festa in una villa privata a Ibiza, uomini armati hanno fatto irruzione e hanno aperto il fuoco. Obiettivo era lo chef napoletano di 28 anni che è stato colpito da sei proiettili. Quando è finito in gravi condizioni in ospedale, ha lottato per giorni tra la vita e la morte. Il 6 giugno si sarebbe costituito il 33enne.

I motivi della sparatoria

Tutto sarebbe partito, secondo quanto fonti di Fanpage.it, da una discussione nata per una ragazza con cui Guadagno aveva intrecciato una relazione. La 28enne l'avrebbe avvertita, scatenando una rappresaglia tanto brutale quanto sfacciata. Il 33enne sarebbe entrato nella villa armato di mitra insieme ad altre persone e sarebbero stati sparati colpi in aria che avrebbero fatto fuggire le decine di persone presenti alla festa. Il gruppo avrebbe affrontato un amico 35enne di Amore, e lo avrebbe picchiato, per poi andare alla ricerca dello chef. Avrebbero poi sparato i tre colpi alle gambe e, quando era già a terra, gli altri diretti alla testa, per ucciderlo

Chi è Michele Guadagno: vicino alla Vigilia di Soccavo

La Guardia Civile ha identificato l'aggressore. Ha inoltre ricostruito l'uso di una singola arma durante la sparatoria. Michele Guadagno è un volto noto alla giustizia italiana: è l'ex autista del boss del Soccavo Pasquale Vigilia, figlio di Alfredo Vigilia 'o nir.

In occasione dell'omicidio dello stesso Vigilia, Guadagno lo ha accompagnato nella sua auto. Da giovane ha dovuto affrontare la giustizia per una lite tra minorenni in via Epomeo e per scontri allo stadio durante la partita Napoli-Foggia di qualche anno fa. Secondo le informazioni della polizia, il giovane si è fuso con il clan Vigilia nel tempo. Il padre di Guadagno è un ex membro del clan Grimaldi, un'antica società operante nella regione Flegre. Dopo l'omicidio di Vigilia Guadagno, si sarebbe trasferita in Spagna.