'Case a 1 euro', riparte l'iniziativa in uno dei Borghi più belli d'Italia: all'asta 36 immobili

Riparte l'iniziativa "Case a 1 euro" a Salemi. Nella cittadina siciliana il progetto per ripopolare i borghi a rischio di spopolamento fu lanciato nel 2008 dall'ex sindaco Vittorio Sgarbi. Tredici anni fa l'iniziativa "non decollò a causa di alcuni problemi di ordine organizzativo e burocratico", ma parallelamente fu realizzata con successo da altri borghi dell'isola come Mussomeli, Sambuca, Gangi, Troina e tantissimi ancora che si sono susseguiti uno dopo l'altro, non solo in Sicilia, ma in tutta Italia e in particolar modo al Sud.

Per rilanciare il progetto "Case a 1 euro" a Salemi, il sindaco Domenico Venuti in questi ultimi giorni ha messo all'asta i primi 36 immobili nel meraviglioso paesino in provincia di Trapani inserito dal 2016 nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia. L' offerta sta facendo il giro del mondo grazie all'idea dell'amministrazione comunale di realizzare il sito www.1eurohome.it, attraverso cui è possibile visionare il bando (redatto anche in inglese e spagnolo) e scegliere la propria casa a un euro da ristrutturare. Sul portale sono consultabili anche una serie di fotografie degli immobili da individuare con le coordinate Google Maps.

Il prezzo simbolico per partecipare all'asta sarà di un euro: si aggiudicherà l'immobile chi proporrà l'offerta più vantaggiosa per il Comune di Salemi. Per fare la domanda c'è tempo fino al 31 agosto 2021. Entro questa data gli interessati dovranno far pervenire, con raccomandata, la loro offerta. Inoltre, i partecipanti dovranno allegare alla propria richiesta una cauzione di 3.000 euro come garanzia di voler realmente acquistare e ristrutturare l'immobile.

"Stiamo ripercorrendo una tappa cruciale di un percorso iniziato da diversi anni - ha dichiarato all'Ansa il sindaco di Salemi Domenico Venuti - Quella delle Case a 1 euro non è un'iniziativa estemporanea, ma fa parte di un disegno organico che prevede altri interventi: tutti con l'obiettivo di rilanciare il nostro centro storico". Per far rivivere la cittadina siciliana, infatti, l'amministrazione comunale ha messo a diposizione un sistema di sgravi fiscali e contributi fino a dieci mila euro a fondo perduto a chi intende aprire una nuova attività nel centro storico, ed è quasi avviata la collaborazione con il Politecnico di Torino per il progetto "Riabitare Alicia" che punta alla riqualificazione di alcune aree dell'antico borgo colpite dal terremoto del Belice nel gennaio 1968.