Sanità record al Sud: 53enne guarisce dal cancro con un intervento unico al mondo

Ancora una volta l'Istituto Tumori Pascale di Napoli ritorna protagonista per un intervento unico al mondo. Un uomo di 53 anni è guarito dal cancro grazie al brillante lavoro di squadra dei medici partenopei, che hanno asportato in un'unica operazione vescica e prostata al paziente, al quale è stato ricostruito il condotto urinario con un segmento dell'intestino e successivamente impiantata una protesi.

Affetto da un grave tumore, ora l'uomo è in buone condizioni ed è stato dimesso. "Il paziente è guarito dal cancro e ha recuperato da subito una vita normale altrimenti compromessa", si legge in una nota del Pascale. Durante lo straordinario intervento è stata effettuata l'asportazione robotica di vescica e prostata, ricostruita tramite un segmento dell'intestino, e nella stessa operazione è stata impiantata una protesi idraulica tri-componente del pene che consentirà al paziente di recuperare la vita sessuale, considerando che l'asportazione della prostata e della vescica ha come conseguenza la disfunzione erettile.

Grazie a questa eccezionale operazione durata cinque ore che non ha precedenti nella letteratura scientifica internazionale, l'uomo col tempo potrà ritornare a condurre la vita di sempre. A supportare l'equipe chirurgica del Dipartimento di Urologia del Pascale guidata dal direttore Sisto Perdonà (composta da Giuseppe Quarto, Alessandro Izzo, Giovanni Grimaldi, Luigi Castaldo e Raffaele Muscariello) anche la struttura di Psicologia dell'Istituto, diretta da Daniela Barberio.

"Il presupposto di questi interventi - ha spiegato Perdonà - è proprio quello di ribaltare il concetto di cura primaria del cancro e solo successivamente cercare di recuperare le menomazioni della vita relazionale del paziente. In questo caso abbiamo deciso di rivoluzionare questo principio e di effettuare un duplice intervento in contemporanea per guarire il paziente affetto da carcinoma della vescica e di continuare a vivere la propria intimità sessuale senza alcuna interruzione o diminuzione.

L'impatto psicologico e motivazionale è stato estremamente positivo per il paziente che ha condiviso un percorso di preparazione clinico e psicologico. Ora gli spetta un percorso andrologico personalizzato per imparare il perfetto utilizzo della protesi, ma il paziente ritorna alla vita di tutti i giorni con due certezze: guarito dal cancro e pronto a riprendere la sua quotidianità in pieno benessere psico-emozionale", ha concluso il direttore del Dipartimento di Urologia del Pascale.