L'Aifa premia un ospedale del Sud: è primo in Italia per sperimentazioni no profit

Un ospedale meridionale è primo in Italia nella promozione di sperimentazioni cliniche no profit. Si tratta dell'Istituto Nazionale Tumori di Napoli, selezionato di recente tra i 50 migliori ospedali oncologici al mondo. Questa volta a premiare l'eccellenza in campo sanitario è l'Aifa - l'Agenzia Italiana del Farmaco - per la sua ricerca indipendente non finanziata dalle ricerche farmaceutiche.

Il primato dell'Istituto partenopeo è emerso dai dati dell'ultimo rapporto nazionale sulla sperimentazione clinica dei medicinali disponibile sulla piattaforma dell'Agenzia Italiana del Farmaco. Come riportato nella tabella 17 il Pascale insieme con il Gemelli di Roma e lo IEO di Milano è primo per la promozione di sperimentazioni no profit. Secondo la classifica Aifa in totale sono 156 le sperimentazioni presentate da 88 enti nazionali di grande prestigio: al Pascale, unico insieme al Gemelli e lo IEO, ne sono state aggiudicate cinque.

Grande soddisfazione per questo ennesimo traguardo è stata espressa dal direttore scientifico dell'Istituto dei Tumori di Napoli, Gerardo Botti, che ha sottolineato come l'ospedale napoletano abbia confermato ancora una volta di essere un punto di riferimento nazionale e internazionale nella ricerca scientifica: "Tutto questo è reso possibile - ha spiegato a Repubblica - anche dalle numerose azioni messe in atto per promuovere la sperimentazione clinica e assicurarne la qualità".

Questo tipo di sperimentazioni no profit promosse dal Pascale non possono essere utilizzate per lo sviluppo industriale del farmaco. I fondi per realizzare gli studi no profit provengono per la maggior parte dai finanziamenti della ricerca indipendente attraverso bandi nazionali o regionali, in particolar modo per gli studi di fase III e quelli per le strategie terapeutiche.

"I dati registrati dall'Aifa - ha commentato il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi - rappresentano per noi un risultato eccezionale che testimonia l'impegno dei nostri ricercatori e di tutto il personale coinvolto nella conduzione delle sperimentazioni cliniche".