Primavera in anticipo, al Sud sbocciano le prime mimose

Al Sud quest'anno la primavera è in largo anticipo. In Sicilia le mimose sono già fiorite e in alcune zone sono sbocciate già a dicembre. Il caldo anomalo che sta caratterizzando l'inverno dell'Isola meridionale ha determinato infatti la fioritura anticipata delle mimose, fiore simbolo della festa della donna che cade l'8 marzo.

A rilevarlo è il monitoraggio di Coldiretti Sicilia con riferimento alle temperature fuori la media per gennaio con punte superiori ai 25 gradi. Se al Nord e al Centro imperversa il freddo e il gelo, con l'ondata di maltempo che sta colpendo di recente in particolar modo la Lombardia, l'Emilia Romagna, la Toscana, il Lazio e l'Umbria, in Sicilia si sta registrando un caldo del tutto anormale.

"Al Centro Nord l'arrivo del freddo è preoccupante anche per gli allevamenti dove - spiega la Coldiretti - gli animali sono impreparati e per salvarli vengono protetti con cappottini, lampade riscaldanti e impianti per alzare la temperatura dell'acqua. Gli allevatori stanno intervenendo per difendere gli animali dal freddo con l'acqua negli abbeveratoi che viene scaldata fino a una temperatura di 20 gradi oppure lasciata sgocciolare per per evitare il congelamento delle tubature e i rubinetti sono foderati in modo che il ghiaccio non blocchi le valvole di apertura. Inoltre, il pasto degli animali è stato rinforzato per garantire una razione supplementare di energia e calore".

Nonostante sia un bellissimo spettacolo quello delle mimose in fiore già nel mese di gennaio, l'inverno caldo in Sicilia potrebbe essere interrotto da improvvise gelate: "Il caldo e l'umidità – avverte la Coldiretti – determinano una ripresa vegetativa che potrebbe essere interrotta da eventuali gelate con danni gravissimi alle produzioni.

Con il cambiamento del clima, l'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma con una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – sottolinea la Coldiretti Sicilia – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. Questo causa periodi di siccità gravissimi con aumento dei costi di produzione causato dal maggiore utilizzo di acqua", conclude.