La Nasa ha scelto il progetto di un architetto meridionale per l'ideazione di un città su Marte. Si tratta di Giuseppe Calabrese, 44 anni, originario di Campodipietra e residente in Australia, premiato nel prestigioso concorso internazionale "Mars City Design Competition". L'idea del professionista molisano è stata scelta tra altre 100 da tutto il mondo, conquistando il primo premio: il suo progetto di insediamento umano su Marte si chiama "Sprout", ossia germoglio, ed è un modello di città vivibile ed autonoma dotata di aziende agricole, le cosiddette "fattorie robotiche", in cui coltivare frutta e verdura.
L'intuizione vincente di Calabrese è quella di realizzare l'ambizioso progetto su Jazero, il cratere marziano dove è previsto l'atterraggio del rover "Perseverance" nel prossimo mese di febbraio. Il progetto consiste nell'invio, tramite navicelle spaziali, delle fattorie robotiche un anno prima che atterrerà l'uomo su Marte. La finalità è garantire il ristoro autonomo di nove astronauti in missione sul Pianeta rosso. Inoltre, "Sprout" sfrutta l'intelligenza artificiale per risolvere alcuni problemi del mondo agricolo anche sulla Terra.
"Questo progetto è stato presentato - racconta Giuseppe Calabrese in un'intervista al quotidiano Primonumero - a un concorso internazionale volto a individuare modalità di approvvigionamento alimentare per sostenere nove astronauti che per due anni saranno su Marte. Quindi occorreva progettare una struttura che potesse avere del cibo già preparato. E io ho creato un questa struttura di protezione, fatta di mattoni realizzati con la terra marziana, all'interno della quale vengono utilizzati i semi per creare la vegetazione".
Nell'esperimento presentato al "Mars City Design Competition", il professionista ha utilizzato una serie di prodotti agricoli Made in Italy come rape, patate e cipolle: "Ho scelto vegetali della Dieta Mediterranea", spiega, orgoglioso delle sue origini italiane. Di recente Calabrese ha partecipato via web alla riunione della Commissione Cultura del Comune di Campobasso dove è stata avanzata l'ipotesi di realizzare eventi scientifici di portata internazionale anche in Molise, terra a cui l'architetto è molto legato.