Coronavirus, medico del Sud tra i primi a sottoporsi al vaccino in Inghilterra

Tra i primi operatori sanitari in Gran Bretagna ad essersi sottoposti al vaccino Pfizer anti-Covid c'è anche il nome di un medico meridionale. Si chiama Maurizio Renna, dottore palermitano anestesista della Cardiochirurgia dell'ospedale John Radcliffe dell'Università di Oxford. Emigrato in Inghilterra da quasi trent'anni, Renna non ha mostrato alcun effetto collaterale alla somministrazione del vaccino, in quest'ultimo periodo molto discusso, ed ha invitato tutti ad effettuarlo una volta disponibile.

"Non ho sofferto particolari effetti collaterali -  ha spiegato il medico siciliano al quotidiano Palermo Today - soltanto un lieve indolenzimento del deltoide dove è stata fatta l'iniezione, cosa peraltro comune ad altre vaccinazioni. Vi esorto a fare il vaccino quando sarà disponibile. E' l'unico modo veramente efficace per uscire da questa pandemia e tornare, letteralmente, a riabbracciarci".

La Food and Drug Administration, tramite il New York Times, ha autorizzato in questi ultimi giorni la sperimentazione del vaccino Pfizer-Biontech. Dopo l'annuncio è stata avviata la distribuzione immediata di milioni di dosi negli Stati Uniti, circa 2,9 milioni. I primi ad essere vaccinati secondo quanto stabilito dall'ente governativo statunitense, saranno il personale medico ed ospedaliero e i pazienti delle Rsa. Il vaccino Pfizer prevede due fasi di somministrazione, a distanza di almeno 21 giorni l'una dall'altra: la seconda dose è prevista per metà gennaio 2021.

Non solo il Pfizer. Sono tanti i vaccini a cui si sta lavorando in tutto il mondo per debellare il Coronavirus. Tra gli scienziati impegnati in prima linea nella ricerca di un farmaco efficace contro la pandemia c'è anche Andrea Carfì, responsabile della ricerca sui vaccini e le malattie infettive di Moderna, la società americana con sede a Cambridge in Massachussets. Di recente la compagnia ha annunciato che il suo vaccino anti-Covid, chiamato mRNA-1273, ha un'efficacia del 95% anche per gli over 65.

Originario di Vittoria, in provincia di Ragusa, Andrea Carfì è a capo delle malattie infettive dell'azienda americana: da dieci anni si è trasferito negli Stati Uniti e da due guida il team scientifico di Moderna. Da sempre, il dottore meridionale si è mostrato ottimista sul vaccino, facendo luce su un dettaglio importante: "Il 42% del campione è composto da persone ad alto rischio. Nel dettaglio, il 25% è formato da over 65 e il 17% da individui con malattie o fattori di rischio, come diabete, obesità ecc. Quindicimila hanno ricevuto il placebo, una sostanza innocua, gli altri il vaccino".