A colorare le piazze del Sud in questo Natale diverso dal solito a causa della pandemia, arriva anche l'albero all'uncinetto, una vera e propria opera d'arte realizzata a mano dalle nonne e dalle signore di San Pietro Vernotico, comune in provincia di Brindisi. Per realizzare questo capolavoro pari a otto metri d'altezza, ci sono voluti ben 10 mesi, 3.000 piastrelle della misura di 15 per 15 centimetri e tanto spirito di creatività e solidarietà.
L'albero all'uncinetto è stato inaugurato l'8 dicembre in Piazza del Popolo e nasce da un'iniziativa lanciata a febbraio da don Alessandro Mele della Parrocchia di San Giovanni Bosco di San Pietro Vernotico: un'idea che ripercorre l'antica tradizione dell'arte dell'uncinetto tramandata dalle nonne ai figli e ai nipoti generazione dopo generazione. Durante tutti questi mesi il progetto è stato accolto con gioia dalla comunità, vedendo la collaborazione di tantissimi volontari, tra cui anche molti giovani.
La bellissima idea dell'albero all'uncinetto parte dal Molise, nel piccolo Trivento, e da qui si è diffusa in varie città italiane e all'estero. "In questo periodo difficile e triste volevamo regalare alla comunità un segno di speranza - ha spiegato durante la diretta facebook don Alessandro Mele - è bello pensare a questo insieme di piastrelle colorate come a quella disponibilità, quell'amore, quella generosità, che ognuno di noi può mettere al servizio degli altri per un Natale all'insegna della comunione e al tempo stesso anche dell'essenzialità.
Queste piastrelle un tempo venivano realizzate per creare delle coperte e anche in questo caso sarà così: con quelle avanzate verranno create delle coperte da donare ai bisognosi, altre verranno vendute e il ricavato verrà destinato alle attività della parrocchia", ha aggiunto don Alessandro, promotore della lodevole iniziativa natalizia.
L'albero all'uncinetto è stato donato a tutta la comunità dalle signore e dai volontari, ed è stato dedicato a Don Marco De Carolis, parroco di San Pietro Vernotico scomparso a causa del Coronavirus: "Lo abbiamo messo in piazza - ha dichiarato a Repubblica Fulvia Branca, una delle signore che lo ha cucito insieme alle nonne e ai volontari - per buon auspicio, e per ricordare le vecchie arti affinché i giovani possano riavvicinarsi alle antiche tradizioni".