Al Sud c'è un incantevole borgo normanno costruito sulla roccia

Ripalimosani "A Rìpë du Mesanë" è un piccolo borgo del XI di origine Normanna, situato nella provincia di Campobasso, in Molise. Il suo nome ha origine, secondo alcune fonti, da un altro paese Limosano, quando alcuni dei suoi abitanti trovarono rifugio in questo luogo per nascondersi dalle incursioni causate dalle varie guerre. L' apposizione "Ripa" riguarda il territorio su cui nasce il paese, un costone di arenaria che declina sulla valle "Ingotte" affacciandosi sul fiume Biferno.

La Chiesa di Santa Maria Assunta possiede una facciata in pieno stile napoletano del Rinascimento, ma bisogna muoversi più nello specifico per cogliere le sue particolarità. La facciata è divisa in tre parti, con il grande portale in legno su cui si eleva una cornice con la raffigurazione della Madonna in trionfo tra gli angeli. Su un lato c'è la torre campanaria a forma quadrangolare in stile barocco, con una lanterna di otto colonne che sorregge una guglia a cupola. L'interno è barocco, con un'altare in legno intagliato a motivi floreali, e custodisce il ritratto di Scipione Cecere, la tela in cui è rappresentata l' Adorazione dei Magi e un dipinto di San Michele.

Il Convento di San Pietro Celestino ha un facciata in romanico abruzzese, caratterizzata dalla riduzione semplicistica portata all'essenziale con materiali allo stato naturale e con scarpate e bastioni alla base; il portale è in stile rinascimentale. All'interno ritroviamo tre navate con le raffigurazioni Di Scipione Cecere, Santa Maria degli Angeli e la Madonna delle Grazie sotto forma di affreschi. Di particolare attenzione è la raffigurazione di Maria bambina in una bambola del Settecento

Oggi, all'interno del Convento, è custodita la terza copia storica della Sacra Sindone (la vera è a Torino) che secondo la storia fu commissionata da Carlo Emanuele I nel 1594 Secondo la storia, la sindone fu commissionata nel 1594 da Carlo Emanuele I di Savoia.

Il Palazzo Marchesale Riccardo, nasce come castello nel X secolo, poi modificato nell'età barocca, venne costruito come fulcro del potere in cui risiedevano notai e burocrati. La struttura ha un cortile interno ad arcate ed il portale è un classico del Cinquecento con un'architrave su cui si può leggere un'iscrizione in latino. Le stanze sono state preservate dall'usura del tempo, infatti è possibile ammirare gli arredamenti rosso porpora; c'è anche una Cappella barocca al suo interno, con l'altare decorato da un dipinto raffigurante la Madonna in trionfo.

Il territorio su cui si erge il borgo di Ripalimosani è molto vario si passa dalla visione delle cime di molti colli per giungere a valle dove c'è il torrente Ingrotte e il fiume Biferno, insomma un posto perfetto per respirare aria pulita e passeggiare nella natura.