Il Conte che rese immortale il Sud attraverso le sue pellicole

Luchino Visconti, conte di Lonate Pozzolo, nasce il 2 Novembre a Milano. Comincia la sua celebre carriera con il neorealismo attraverso numerosi film a carattere storico e trasposizioni di rinomati romanzi. In primis, la scelta dei romanzi era solo ed esclusivamente estetica, tanto che le pellicole di Luchino Visconti sono poesia tradotta in immagini, ma poi, le trasposizioni diventano un vero e proprio faro sul Meridione d'Italia.

"La terra trema" è la trasposizione del romanzo di Giovanni Verga "I Malavoglia", interamente recitato in siciliano da attori non professionisti, nella bellissima cornice di Acitrezza, un piccolo porto tra Catania e Acireale. La pellicola fa parte del filone del Verismo e mette in evidenza non la fiction, ma la reale vita dei pescatori in questo spaccato di Sicilia.

"Rocco e i suoi fratelli" è un adattamento cinematografico del romanzo di Giovanni Testori "Il ponte della Ghisolfa". Nonostante il romanzo sia unicamente ambientato a Milano, Luchino Visconti lo colloca tra la Basilicata e la Lombardia, narrando la storia fatta d'emigrazione e pentimento di una famiglia originaria del Sud. Il regista, chiama Rocco il suo protagonista, legato per orgoglio e amore alla sua terra, per omaggiare Rocco Scotellaro il poeta meridionalista che Luchino Visconti amava tanto.
Ne "Rocco e i suoi fratelli" c'è il racconto di una famiglia unita come una mano, anzi il pugno di ferro di una madre vedova, autoritaria e protettiva, che vuole a tutti i costi assicurare ai propri figli un futuro glorioso, questa mano è formata da Rocco e i suoi quattro fratelli.

"Il Gattopardo" è la trasposizione dell'omonimo romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa ambientato in una bellissima e nobile Sicilia durante lo sbarco dei garibaldini. In cui c'è la famosa frase "Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi" che rispecchia la capacità di adattamento dei siciliani asserviti ad una moltitudine di governanti stranieri.

Nella presentazione del restauro di alcuni film di Visconti, Martin Scorsese, rinomato regista internazionale, elogia il suo talento dicendo: "Visconti è stato uno degli artisti più importanti della storia del cinema. Devo ammettere che i suoi film con il passare del tempo sembrano sempre più ricchi, grandiosi e sorprendenti".