Gigi Proietti e il suo legame con il Sud: "Qui c'è una realtà da raccontare"

Il mondo dello spettacolo oggi piange la scomparsa di Gigi Proietti, artista poliedrico che ha lasciato un segno nella storia della televisione e del cinema italiano. Attore, conduttore televisivo, regista, cantante e direttore artistico, Gigi ci ha lasciato nel giorno del suo compleanno a causa di gravi problemi cardiaci. Il mattatore romano oggi avrebbe compiuto 80 anni e sulla sua data di nascita aveva sempre ironizzato così: "Che dobbiamo fa? La data è quella che è, il 2 novembre".

Una carriera lunghissima e un talento unico che aveva un profondo legame con il Sud, già dai suoi esordi: il primo grande successo arriva nel 1970, quando viene improvvisamente chiamato a sostituire Domenico Modugno, ufficialmente a causa di un incidente capitato all'artista pugliese, nella parte di Ademar nella commedia musicale di Garinei e Giovannini "Alleluja brava gente". Da questo momento la sua carriera è tutta in salita.

Più volte il grande artista romano ha incantato i suoi spettatori al Sud, e speso per loro bellissime parole. L'ultima volta che è andato in scena a Palermo, nel 2012, ha elogiato così la città siciliana: "Palermo è una città bellissima, misteriosa e con degli scorci meravigliosi". Anche i palermitani hanno sempre ricambiato il suo affetto, tanto da presentarsi in 10 mila per il Gigi Proietti Show al Velodromo nel 2000.

O ancora come non ricordare il suo amore per Napoli. In più occasioni ha visitato il capoluogo campano e quando giunse qui per ritirare dei premi, confessò tutta la sua venerazione verso la città partenopea in un'intervista del 2018 al Corriere del Mezzogiorno: "Napoli non si abbatte mai. Anche se non la frequento moltissimo mi arrivano voci di una città vivace. Dietro gli attori napoletani e la loro professione c'è una grande scuola. Napoli è l'unica città che abbia un'intensa, reale, tradizione teatrale. Ma qui c'è anche tanta voglia di innovare, e c'è una realtà da raccontare nel male e nel bene".

Indimenticabile la sua imitazione del maestro Eduardo De Filippo: in un'intervista di tanti anni fa, andata in onda su Rai 3, Gigi Proietti ricordò il suo incontro con l'artista napoletano imitandone voce ed espressioni. Quando vide per la prima volta l'attore romano, De Filippo gli baciò le mani: "Durante un mio spettacolo c'era Eduardo in prima fila a guardarmi e io pensavo che le mie battute non gli piacessero perché non rideva mai. Mi chiese se mi piacesse il presepe, io gli dissi di sì, ma lui capì che non era vero".

Inoltre, Proietti il 27 gennaio 1969 debuttò da protagonista nel "Dio Kurt", nel Teatro comunale di L'Aquila, diretto da Antonio Calenda che lo aveva portato nel capoluogo abruzzese dal teatro Centouno di Roma dove era un talentuoso attore esordiente. Successivamente regalò sempre all'Abruzzo il debutto, avvenuto all'Aquila nel 1976, del suo "A me gli occhi", replicato poi in tante stagioni.

Ricordiamo infine una delle sue ultime apparizioni televisive da presentatore a Matera, il 20 gennaio 2019, per la cerimonia inaugurale di Matera 2019, alla quale era presente anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Speriamo che questa città del Sud e capitale europea della cultura - disse Proietti sul capoluogo lucano - faccia sentire una piccola voce che possa arrivare anche ai leader europei. Tutti sono preoccupati della globalizzazione. Io direi che funzionerebbe ancora di più se si partisse dalla globalizzazione delle culture. Forse solo così si potrà avere un Europa diversa e nuova".