Eduardo De Filippo, il ricordo di Mattarella: "Preziosa eredità da custodire"

Oggi domenica 24 Maggio si celebrano i 120 anni dalla nascita dell'artista meridionale Eduardo De Filippo. Per questo anniversario Rai Cultura ha deciso di dedicare una lunga programmazione speciale su Rai Storia (canale 54) e Rai 5 (canale 23). Il primo appuntamento è andato in onda nella serata di martedì 19 Maggio su Rai Storia per il ciclo “Italiani” e sarà riproposto oggi su Rai Tre alle 18:00 con un ritratto di Eduardo firmato da Simona Fasulo e diretto da Nicoletta Nesler.

Il documentario racconta l’attore e chi lo conobbe riproponendo i suoi pensieri che rilasciava nelle interviste durante le lezioni universitarie, nelle uscite pubbliche e nelle rare apparizioni televisive, ripercorrendo una vita ricca di successi. Questo è stato solo il primo degli appuntamenti che la Rai ha scelto di programmare in omaggio al grande artista del Sud. Su Rai 5, infatti, tutti i sabati dal 23 Maggio alle 17:00 fino a tutto il mese di Novembre De Filippo verrà ricordato con le versioni televisive dei suoi spettacoli realizzati dalla Rai in ordine cronologico.

Anche il Presidente della Repubblica nella giornata di oggi ha deciso di rendere onore al celebre attore partenopeo amato in tutto il mondo: "Centoventi anni fa nasceva Eduardo De Filippo, straordinario protagonista del panorama culturale italiano del Novecento, autore prolifico e genio creativo apprezzato in tutto il mondo, che ha saputo coniugare tradizione e modernità. Figlio d'arte, formatosi giovanissimo nell'ambito del teatro napoletano, ha sperimentato, nel corso della sua vasta e versatile carriera, percorsi inediti che, superando la comicità farsesca fine a se stessa, hanno trasposto nella rappresentazione scenica i temi della realtà contemporanea, con le incertezze, le aspettative, le illusioni e i disincanti di una umanità segnata da eventi epocali e da forti contraddizioni".

Queste le parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella per ricordare il contributo dell'attore napoletano al servizio del teatro e della cultura, che gli valse l'assegnazione di prestigiosi premi e, nel 1981, il più alto riconoscimento con la nomina di Senatore a vita rappresentando tuttora un "autentico punto di riferimento per generazioni di artisti e una preziosa eredità da custodire. La sua figura si è distinta anche per l'impegno sociale e civile sollecitando l'attenzione sulla tutela dei diritti dei minori detenuti negli Istituti di pena e sulla realizzazione di un teatro stabile della sua città".