Manutenzione stradale, in una città del Sud stanziati 1,3 milioni

Al Sud arrivano nuovi fondi per la manutenzione delle strade. E' successo a Napoli, dove il sindaco Luigi de Magistris ha approvato una delibera di variazione del Bilancio di previsione 2020-2022 per 1.306.591, 13 euro, che avrà come obiettivo quello di finanziare nuovi lavori di manutenzione straordinaria lungo le strade della Città Metropolitana di Napoli, attraverso la messa in sicurezza delle pertinenze e dei marciapiedi, inclusa ogni opera connessa, complementare o accessoria necessaria per consentire i collegamenti e la mobilità da zona all'altra.

Si tratta di un ulteriore finanziamento che si aggiunge ai 47.000.000 di euro previsti per gli interventi di manutenzione straordinaria sulla rete stradale di competenza della Citta Metropolitana di Napoli, da realizzare attraverso gli "accordi-quadro" di durata triennale.  "Questo nuovo finanziamento ci permetterà di realizzare ulteriori interventi di messa in sicurezza e miglioramento delle rete stradale gestita dalla Città Metropolitana di Napoli intervenendo anche sui marciapiedi e su tutte le opere collegate", ha dichiarato al quotidiano Il Mattino Raffaele Cacciapuoti, consigliere metropolitano della Città Metropolitana delegato alle strade.

Anche in un'altra regione del Sud nel mese di febbraio sono stati investiti ben 2 milioni di euro per i collegamenti stradali: Il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, su proposta degli assessori alle Infrastrutture Marco Falcone e all'Economia Gaetano Armao, ha stanziato per l'autostrada A20 Messina-Palermo, due milioni e mezzo di euro. Fondi utilizzati per realizzare impianti di supervisione, telecontrollo e radio nelle gallerie "Tindari" e "Capo d'Orlando". Già nel 2019 sono state riaperte completamente al traffico in entrambi i sensi di marcia.

"Proseguono gli investimenti della Regione – ha spiegato il presidente Nello Musumeci – per rendere più sicure ed efficienti le arterie stradali dell'Isola, da anni ormai abbandonate dalle Province e in parte trascurate dall’Anas. Siamo intervenuti sulla viabilità cosiddetta secondaria, la cui manutenzione dovrebbe essere in carico alle ex Province. E proprio su questi ultimi 15 mila chilometri di strade, oltre alle risorse già stanziate (100 milioni di euro), stiamo pensando di destinare un'altra corposa fetta di finanziamenti derivanti dalla rimodulazione dei Programmi di spesa europei e nazionali".