Prosegue l'iter per la candidatura di Sibari a Patrimonio Unesco. La perla dello Ionio in provincia di Cosenza è infatti una delle città più importanti della Magna Grecia e si basa su un'economia prevalentemente turistica. Affacciata sul golfo di Taranto, tra i fiumi Crati e Coscile, la cittadella meridionale fu fondata alla fine dell'VIII secolo a.C. da un gruppo di Achei provenienti dal Peloponneso. Si sviluppò poi rapidamente grazie alla grande ricchezza del suo territorio dove si coltivano olio, frumenti e frutta. Secondo Strabone, Sibari fu fondata da Is di Elice.
In questi giorni il percorso per inserire la città calabrese nelle liste del patrimonio dell'umanità ha registrato un risultato importante. Assegnata alla Commissione Cultura, la candidatura del sito archeologico di Sibari si è conclusa ieri sera con voto unanime alla risoluzione proposta dalla relatrice. Ad annunciare la notizia Margherita Corrado, membro della Commissione Cultura: "E' poco più di un primo passo - ha spiegato alla Gazzetta del Sud la senatrice - ma indispensabile, con i successivi, per raggiungere il risultato finale".
La proposta di risoluzione in Commissione Cultura era stata presentata la settimana scorsa, con la presenza, oltre della senatrice Margherita Corrado che in passato ha lavorato nel sito archeologico calabrese, anche delle senatrici Daniela Sbrollini e Bianca Laura Granato, e infine del senatore Andrea Cangini. A seguito della presentazione della proposta, ieri sera è arrivata l'approvazione all'unanimità di tutti i commissari. Un traguardo fondamentale visto che, il passaggio in Commissione Cultura, è uno degli atti fondamentali per portare avanti ufficialmente l'iter.
A sostenere attivamente la campagna per l'inserimento dell'antica Sybaris nel patrimonio dell'Umanità dell'Unesco anche Vittorio Sgarbi, celebre storico dell'arte e parlamentare. La notizia è stata comunicata qualche mese fa dal presidente del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli: Sgarbi, che in passato già si era mobilitato per la promozione e valorizzazione di Sibari e della Magna Grecia, adesso è tornato a impugnare la causa con l'invito al ministero dei Beni Culturali "a istruire subito la pratica per inserire il sito archeologico calabrese nel patrimonio dell'Umanità dell'Unesco".