Pancreas, impiantata per la prima volta protesi biodegradabile in una regione del Sud

Per la prima volta in una regione del Sud è stata impiantata una protesi biodegradabile al pancreas. E' accaduto all'Ospedale Cardarelli di Napoli, dove una donna di 77 anni è stata operata dall'equipe guidata dal dottor Giovanni Lombardi, direttore dell'unità operativa complessa di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva, attraverso un intervento sulla paziente trasferita dal Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli.

La complessa operazione, come riportato dal quotidiano il Mattino, "ha rimarcato ancora una volta la centralità dell'azienda ospedaliera Antonio Cardarelli di Napoli nel panorama assistenziale regionale e ha messo in evidenza la grande capacità delle Aziende ospedaliere regionali di fare squadra per il bene dei pazienti".

Diretta dal primario Lombardi, la squadra composta dal secondo operatore Francesco Paolo Zito, dall'anestesista Nicola Lisco dell'Utif guidata dal dottor Ciro Esposito e dai Cpsi Silvia Noviello e Tommaso Cozzolino, ha portato a compimento questo delicato intervento endoscopico. L'obiettivo dell'operazione è stato quello di individuare ed eliminare il calcolo da un organo così importante come il pancreas.

"L'intervento - ha spiegato al Mattino il dottor Giovanni Lombardi - non produce alcuna cicatrice, si entra infatti dalla bocca e si arriva sino al duodeno. A quel punto l'endoscopio viene guidato nella papilla che secerne sia la bile che proviene da fegato e colecisti, sia il succo pancreatico. Abbiamo poi inserito la protesi biodegradabile per proteggere la paziente dalla possibilità di una pancreatite".

L'impianto della protesi biodegradabile ha evitato un secondo intervento alla paziente, che avrebbe potuto comportare seri rischi alla sua salute: "Ho sentito il dottor Raffaele Ranucci, primario dell'unità operativa complessa di Medicina del Santa Maria delle Grazie - ha raccontato Lombardi - e mi ha confermato che la paziente è in ottime condizioni, senza alcun aumento degli enzimi pancreatici. Voglio anche ringraziare il collega per aver individuato nel Cardarelli un centro d'eccellenza e per aver reso questa collaborazione possibile nell'interesse della paziente".