Intervento record al Sud: ricostruito il volto di una donna aggredita da due alani

Ancora una volta il Meridione eccelle per la bravura dei suoi medici e la gestione di interventi molto delicati. Una donna di 75 anni, lo scorso 23 giugno, era stata aggredita da due alani a Torre del Greco, in provincia di Napoli. L'anziana era stata assalita di sera mentre stava gettando la spazzatura, ed era stata portata subito al pronto soccorso dell'ospedale Maresca e poi trasferita all'ospedale Cardarelli di Napoli in condizioni critiche soprattutto nella zona del viso, dove i due cani le avevano stracciato a morsi un pezzo di naso e una parte di zigomo, oltre a lacerazioni in tutto il corpo saturate con un totale di 200 punti.

A raccontare la storia della signora Maria è Il Mattino. La donna, come riporta il quotidiano, nella mattinata di lunedì 29 Giugno è stata sottoposta a una delicata operazione per ristabilire tutte le funzionalità e i movimenti facciali e per ricostruire il suo volto, ormai sfigurato, anche da un punto di vista estetico. L'intervento è stato eseguito perfettamente grazie alle elaborate tecniche nell'ambito della chirurgia ricostruttiva e al lavoro di due esperti team composti dall'Unità Operativa di Chirurgia Maxillo Facciale diretta da Maurizio Gargiulo e l'Unità Operativa di Chirurgia Plastica guidata da Roberto D'Alessio, con la preziosa collaborazione in sala operatoria di Ilaria Mataro.

Maria adesso sta bene e finalmente potrà ritornare alla sua vita di sempre grazie al lavoro straordinario condotto dai chirurghi meridionali. L'accurato intervento è stato realizzato tramite anestesia generale: i medici hanno ridotto le porzioni facciali lesionate e ricostruito le parti del volto frantumate dai terribili morsi sia nella parte ossea che sulla pelle attraverso sostituti dermici realizzati con sostanze artificiali. L'eccezionale squadra dei medici ha concentrato il proprio lavoro sulla ricostruzione del naso e dello zigomo, particolarmente fratturati a seguito dell'aggressione.

I due grossi alani neri alti quasi un metro che hanno aggredito la donna erano sfuggiti ai padroni. La polizia, tramite i microchip inseriti nei cani, è riuscita a risalire alla proprietaria, una 35enne della stessa zona in cui è avvenuta l'aggressione. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due alani sarebbero riusciti a scappare dal giardino della villa in cui vivono perché il cancello automatico non si era completamente chiuso dopo l'accesso di un'automobile. A seguito di questo tragico evento la polizia ha segnalato la vicenda ai veterinari dell'Asl, che hanno ordinato alla proprietaria di tenere i cani sotto controllo per almeno una decina di giorni.