Affidata ad una meridionale la conduzione della nuova trasmissione Rai

Le puntate del format targato Rai sarà condotto da una napoletana: si tratta di Noemi Gherrero. La bella conduttrice annuncia la sua nuova avventura sul suo profilo Facebook: "Quando mi dicevano che ero matta a desiderare di cambiare la mia vita, quando mi dicevano che pensare in grande sarebbe stato un errore e mi avrebbe fatto soffrire, quando dopo anni di sacrifici e di rinunce e di treni notturni e viaggi interminabili, c'era chi mi rimproverava di volere l'impossibile.

Neanche io sapevo dove mi avrebbe portato la mia "visione". E se ho un merito in tutta questa storia - conclude - è quello di non aver mai pensato che mi stessi sbagliando". Il nuovo programma settimanale del palinsesto di Rai3 partirà il prossimo 18 ottobre: "Le parole per dirlo" andrà in onda ogni domenica dalle 10.20 alle 11.10. Un appassionante viaggio nella lingua italiana per raccontare il nostro modo di parlare nei suoi aspetti più vitali e concreti.

Ogni puntata, condotta dalla brava partenopea Noemi Gherrero, in collaborazione con gli esperti linguisti Valeria Della Valle e Giuseppe Patota, sarà basata su uno specifico ambito linguistico e l'obiettivo sarà quello di esplorare, attraverso gli usi verbali, i diversi aspetti della nostra quotidianità. 

La prima puntata, in onda domenica 18 ottobre, avrà come ospite d'eccezione Corrado Augias e sarà dedicata al linguaggio della televisione. Al tono informale e spesso giocoso del programma contribuirà la partecipazione on-line di un piccolo gruppo di studenti, mentre un ampio spazio sarà dedicato a contributi video che daranno testimonianza diretta dei diversi usi linguistici.

"Al giorno d'oggi - spiega la conduttrice a NapoliToday - le parole sono importanti ed è fondamentale saperle usare. Assistiamo quotidianamente all'incapacità delle persone di relazionarsi, specialmente dei più giovani. Il nostro non è solo un format sul corretto uso della lingua italiana, parleremo anche di linguaggi ed è questa l'arma vincente del programma perché faremo da lente di ingrandimento sulle realtà che fanno parte di noi".