Carabinieri restituiscono prezioso dipinto del '700 rubato al Sud negli anni Ottanta

Ieri pomeriggio, nella Chiesa di San Giovanni Battista in Boeo di Marsala i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Cosenza hanno consegnato al Parco Archeologico Lilibeo un prezioso dipinto ad olio risalente al Settecento, che era stato trafugato dalla stessa chiesa nel febbraio del 1984. Alla cerimonia hanno partecipato il direttore del Parco, Enrico Caruso, e il comandante dei Carabinieri del Nucleo Tpc di Cosenza, Bartolo Taglietti.

Il bellissimo quadro, un olio su tela raffigurante un puttino, è un frammento sezionato da una grande pala d'altare che rappresentava la "Madonna, con Bambino, Santi e Cherubini". Il bel gesto dei Carabinieri, che grazie al loro magnifico lavoro sono riusciti a restituire il dipinto che era stato portato via dalla Chiesa di San Giovanni Battista del Boeo, proprietà del Parco Archeologico, è un grande segno di attenzione verso il patrimonio culturale del Meridione.

"La restituzione del dipinto che era stato trafugato dalla Chiesa di S. Giovanni Battista al Boeo, proprietà demaniale del Parco Archeologico di Lilibeo -  ha sottolineato attraverso un comunicato sul sito della Regione Siciliana l'assessore dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Alberto Samonà - è un segno di grande attenzione verso il patrimonio culturale della nostra Isola e un'importante testimonianza della presenza delle istituzioni a fianco di una comunità".

"È il ritorno di un figlio strappato agli affetti della gente che l'ha custodito, ammirato, considerato parte della propria storia. Il Governo Regionale, attraverso l'assessorato dei Beni culturali e dell'Identità siciliana - ha continuato l'assessore Samonà - esprime grande apprezzamento per l'azione di costante controllo sul territorio svolta dalle forze dell'ordine che hanno consentito negli anni la restituzione di molte opere rubate".

"La riconsegna del prezioso frammento settecentesco contribuisce a restituire al monumento una visione più compiuta della sua complessa e stratificata importanza storico-artistica e archeologica, già comprovata dai numerosi restauri del secolo scorso. La chiesa, che è nota per la presenza della Grotta della Sibilla - ha commentato Enrico Caruso, direttore del Parco Lilibeo - è il paradigma della storia stessa di Marsala e dell'intera Isola dal momento che in origine era parte delle proprietà della Chiesa di S. Maria della Grotta di Marsala-Palermo, dell'Ordine greco di S. Basilio".