Al Sud l'arte è simbolo di rinascita dopo il Covid: donata un'opera a un ospedale

Una bellissima opera d'arte è stata donata a un ospedale meridionale come simbolo di rinascita in questa fase storica stravolta dall'emergenza Coronavirus. Si chiama "World Art of Covid" e raffigura un bambino che trasporta sulle spalle un mondo meccanizzato, per alludere ad un viaggio verso una nuova nascita. Realizzato a sei mani, da Kristina Milakovic, Giulia Spernazza e Alessandra Carloni, è l'ultimo dipinto donato all'Istituto Tumori Pascale di Napoli, da sempre in prima fila nella battaglia contro la pandemia.

Dopo essere stata esposta per due mesi a Villa Fiorentino a Sorrento, all'interno di SyArt, galleria d'arte che ospita artisti contemporanei da ogni parte del mondo organizzata per il quarto anno da Rossella Savarese, Leone Cappello e Gaetano Milano, l'opera che vuole scongiurare il Covid-19 è stata consegnata qualche mattina fa dagli organizzatori dell'evento, insieme a un bonifico, una raccolta fondi avviata a favore dell'Istituto dei tumori di Napoli, centro all'avanguardia guidato dal direttore sanitario Leonardo Miscio e dall'oncologo Paolo Ascierto.

"The World of Covid" ora si trova sul muro della hall dell'ospedale, vicino al Vesuvio che spacca il virus di Gennaro Regina e ai quadri e ai murales dell'architetto writer di Castelvolturno, Alessandro Ciambrone. Questo è solo l'inizio della collaborazione di SyArt con l'Istituto Tumori Pascale. I due fondatori della galleria d'arte hanno in programma di coinvolgere altri artisti nel progetto di utilizzare l'arte come strumento di terapia e beneficio per i pazienti oncologici.

Il Concorso "Adotta una parete" promosso dal Pascale nel mese di maggio trova dunque sempre più seguito. Ricordiamo anche che alcune settimane fa le pareti dell'ospedale sono state colorate grazie alla donazione di 52 dipinti da parte del pittore di Benevento Giovenale Tresca, artista fecondo e originale che ha partecipato a numerose esposizioni e ha creato tantissime opere. Nella sua vita ha sempre coniugato l'amore per l'arte con il suo lavoro di medico (è un ginecologo).

"Le opere che generosamente ci sono state donate in questi mesi - ha commentato ai microfoni di anteprima24.it il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi - non sono soltanto un ornamento, ma segnano un percorso per chi è costretto a vivere la corsia di un ospedale. Lo scopo di aver chiamato a raccolta artisti professionisti e non a donarci una loro opera è quello di fare in modo che l'arte e la cura camminino parallele. La risposta non si è fatta attendere".