Un parroco del Sud balla 'Jerusalema' in piazza: il video fa il giro del web

Alcuni bambini meridionali hanno festeggiato in modo insolito la loro prima comunione. Subito dopo la Santa Messa, davanti la Chiesa, è andata in scena la coreografia del tormentone estivo per celebrare l'incontro con il Signore: è accaduto in Campania dove, in occasione della prima comunione di 13 bambini, i catechisti e il parroco, Don Nicola Di Blasio, hanno pensato di festeggiare questo momento di festa sulle note di "Jerusalema".

Domenica scorsa, a Benevento, i ragazzi hanno ballato e cantato al ritmo dell'ormai celebre canzone "Jerusalema" davanti  la Parrocchia di San Modesto. Il video del ballo, postato sui social network da Don Nicola è diventato virale in poche ore. Di certo, quello del parroco sannita è stato un modo originale e fuori dagli schemi per festeggiare la prima comunione dei suoi ragazzi.

Don Nicola, tramite il giornale online Ntr24, ha commentato: "L'obiettivo era quello di omaggiare, al termine della messa, i genitori dei ragazzi che in questo momento complesso hanno portato a termine, tra rinvii e difficoltà, il loro percorso di fede.

Il ballo è stato un momento per sottolineare l'importanza della comunità anche in momenti complessi come quello che stiamo vivendo. Un ulteriore modo per insegnare ai ragazzi che la famiglia e l'accoglienza restano valori fondamentali”.

"La gioia del primo incontro con Gesù, l'Eucarestia, ci fa sentire fratelli tutti": ha commentato il parroco sul suo profilo Facebook. Nella città campana Don Nicola è particolarmente ben voluto, è da sempre impegnato in prima linea per offrire supporto ai più deboli ed è anche il direttore della Caritas Diocesana di Benevento.

Nella Parrocchia del Rione Libertà le celebrazioni sono riprese lo scorso 18 maggio. A causa dell'emergenza Coronavirus, quest'anno la chiesa beneventana ha dovuto rinunciare a celebrare circa 20 matrimoni e una sessantina di comunioni. Anche per questo il momento di domenica ha rappresentato speranza per i ragazzi e l'intera comunità. Dopo un periodo così complicato vivere questi eventi con gioia non può che far bene.