Ospedale del Sud riconosciuto punto di riferimento per il parto indolore

Il Sud vanta tantissime strutture ospedaliere all'avanguardia. Tra queste spicca l'Ospedale Annunziata di Cosenza, riconosciuto come punto di riferimento per la partoanalgesia, una tecnica di anestesia loco-regionale che permette di alleviare o addirittura sopprimere la percezione del dolore durante il travaglio.

Con il decreto commissariale numero 126 del 29 settembre scorso, sono state adottate le "Linee d'indirizzo sulla partoanalgesia epidurale e sul contenimento del dolore del parto" che individuano gli indicatori - oltre 1.000 parti all'anno e servizio di nascita h24 con personale dedicato - per la selezione dei Punti nascita abilitati a praticare il parto indolore e i requisiti generali e specifici per garantire l'analgesia in totale sicurezza.

"All'Annunziata pratichiamo il parto analgesico dal 2002 - ha dichiarato al quotidiano strill.it il dottor Pino Pasqua, direttore della Uoc Terapia intensiva e rianimazione - ma le linee di indirizzo, di recente approvazione, normano il settore, recependo gli indirizzi del Piano sanitario nazionale in ordine al potenziamento della lotta al dolore, come prioritario processo di umanizzazione delle cure e del parto naturale".

"Le linee guida - ha aggiunto il dottor Pasqua - che fra l'altro pongono la Calabria tra le prime tre regioni che si sono dotate di regolamentazione, restituiscono l'evidenza scientifica ad un lavoro che facciamo da anni e che aveva necessità di essere riconosciuto e disciplinato. Il Punto nascita dell'Annunziata di Cosenza ha tutte le carte in regola per garantire il diritto delle mamme ad un parto indolore in totale sicurezza".

Il Punto nascita dell'Annunziata risponde a pieno titolo agli indicatori richiesti dalla normativa in vigore: quattro sale parto con due sale operatorie adiacenti, di cui una per le urgenze; 2.100 parti all'anno erogati h24 con team specialistico dedicato; 25% parti fisiologici in analgesia; reparto di rianimazione per eventuali trattamenti intensivi e subintensivi; protocolli consolidati per la gestione delle urgenze/emergenze ostetriche e neonatali; team multidisciplinare; clinical competence ovvero un congruo numero di partoanalgesia praticate all'anno.