Emergenza Covid, in una città meridionale in arrivo nuovi medici

L'emergenza coronavirus, purtroppo, non è terminata. Nelle ultime ore l'ondata dei casi risultati positivi al terribile virus cinese sta travolgendo l'intera Penisola. Al Sud per fronteggiare questa difficile situazione, arrivano i rinforzi: in Sicilia, ad Agrigento, sono in arrivo più medici per garantire un servizio sanitario più efficiente.

La decisione è stata presa dall'Asp di Agrigento che recentemente ha stabilito di mettere in servizio 14 nuovi medici, potenziando così il servizio sanitario. La disposizione delle nuove 14 unità, erano state previste dall'azienda ospedaliera già lo scorso 11 settembre. Ma non è tutto.

E' stato, infatti, anche dato l'ok per l'assunzione a tempo determinato di 20 ausiliari specializzati che sostituiranno coloro che hanno il contratto in scadenza. A marzo scorso, sempre in Sicilia, l'azienda sanitaria provinciale di Palermo ha dato il via ad una selezione pubblica per il conferimento di incarico ad uno specialista in malattie infettive, uno in anestesia e rianimazione e 30 collaboratori professionali sanitari, di categoria D.

Nei mesi scorsi, durante il delicato periodo del lockdown, il Governo per far fronte alla pandemia aveva stabilito l'assunzione di 20.000 unità di personale in diverse regioni del Sud Italia. Dunque, in precedenza altre regioni hanno deciso di investire in assunzioni. Ad esempio, a marzo in Sardegna, con delibera regionale, è stato approvato un piano straordinario di assunzione di personale medico.

In Campania, con il raddoppio dei posti letto in terapia intensiva, erano stati messi a disposizione 1600 nuovi posti di lavoro. In Puglia, invece, si tratta di ben 1700 assunzioni, suddivise tra 400 dottori, altrettanti operatori socio-sanitari e 900 infermieri.

Insomma, durante l'emergenza epidemiologica, anche il Meridione tra mille difficoltà ha cercato di fronteggiare i contagi per salvaguardare la salute di tutti i cittadini. Nel frattempo, grazie a questi nuovi interventi, anche molti giovani meridionali, qualificati, hanno trovato occupazione.