Coronavirus, il Canada sceglie un test rapido realizzato da un ospedale del Sud

Il Canada sceglie di adottare un test rapido per la diagnosi del Coronavirus realizzato in una struttura sanitaria del Sud, l'Istituto Tumori Pascale di Napoli. Ad annunciare la notizia è l'ospedale partenopeo, punto di riferimento mondiale per la sua battaglia contro la pandemia. Il test rapido che ha attirato l'attenzione dello Stato nordamericano riesce ad analizzare direttamente il materiale genetico del virus senza che sia necessario estrarlo e purificarlo.

La tecnologia alla base del kit diagnostico si chiama "bCUBE", e consente di eseguire l'esame al di fuori dei laboratori, e ad oggi è l'unico test di questo tipo disponibile in tutto il Canada. Realizzato dai ricercatori del Pascale di Napoli in collaborazione con l'azienda Hyris, attiva nel settore delle biotecnologie medicali, il test è in corso di validazione ma i primi riscontri sono già molto positivi.

Grande soddisfazione per la decisione del Canada di utilizzare il test rapido partenopeo è stata espressa da Attilio Bianchi, direttore generale dell'Istituto Pascale: "Il Pascale è un riferimento mondiale - ha dichiarato in una nota il professore - e l'affidabilità dimostrata nella ricerca oltre che nella dimensione assistenziale, fa sì che player internazionali si rivolgano a noi con fiducia".

Molto orgoglioso di questa scelta canadese anche Stefano Lo Priore, fondatore ed amministratore delegato di Hyris, definendo questo risultato "particolarmente importante, soprattutto in un settore come quello delle biotecnologie, in cui tipicamente sono soluzioni americane o asiatiche che vengono adottate dal mercato europeo. In questo caso è successo esattamente il contrario, grazie anche alla grande serietà e al rigore scientifico dei medici e dei ricercatori del Pascale, senza i quali questo test non sarebbe mai potuto arrivare a questo traguardo".

Sempre presso l'Istituto Nazionale Tumori IRCCS "Fondazione G. Pascale" arriverà nei prossimi giorni la Sanità 5.0. Nelle sale operatorie della struttura partenopea, infatti, mercoledì 7 ottobre partirà una modalità rivoluzionaria per eseguire gli interventi sanitari sui pazienti. Ad intervenire per primo sarà il dottore Sisto Perdonà che opererà un paziente in diretta multistreaming con oltre 300 medici delle Filippine, collegati con la sala operatoria dell'Istituto dei Tumori napoletano.