Cantante dimentica borsa con 1.800 euro: personale del bar glielo restituisce

Un'altra storia di onestà e civiltà dal Sud Italia. Una signora di passaggio in un bar di viale San Nicandro, nella città di Venafro, in provincia di Isernia, aveva dimenticato la sua borsa sul bancone del locale, dopo aver consumato e poi pagato. Il personale del bar, vedendo la borsa, ha avvisato subito il proprietario Brunelio Bucci, il quale trovandosela davanti ha trovato al suo interno ben 1.800 euro.

A raccontare la bellissima vicenda è il quotidiano "Is News": senza esitare nemmeno un attimo, il proprietario e il personale dell'esercizio commericiale, dopo essere risaliti all'identità della donna e ai suoi contatti telefonici tramite i documenti dimenticati in borsa, hanno subito contattato la donna per avvisarla della sua dimenticanza. La signora è così tornata immediatamente al bar: si tratta di Luana Croella, cantante di origini pugliesi che ha ringraziato di vero cuore il proprietario Bucci e tutto il personale e si è sdebitata del grande gesto regalando loro uno dei suoi dischi.

Non è la prima volta che al Sud accadono episodi del genere. Di recente vi abbiamo raccontato anche la storia di tre giovani meridionali che hanno ricevuto un premio di riconoscimento dall'amministrazione comunale per aver restituito 950 euro in banconote di vario taglio che avevano trovato in paese durante la festa patronale, svoltasi nel periodo di ferragosto. A Satriano di Lucania, in provincia di Potenza, i tre ragazzi senza esitare hanno portato immediatamente alla Stazione dei Carabinieri la somma di denaro, i quali hanno poi consegnato l'involucro con le banconote al Comune.

"Abbiamo pensato che vista anche la cifra consistente a perderli poteva essere stato qualcuno che ne aveva immediato bisogno e che magari doveva fare un pagamento importante”, hanno raccontato i giovani. Protagonisti del bel gesto Rocco Pompeo CapeceMario Meliande e Raffaele Brancato, classe 2002, studenti di Satriano di Lucania. Il sindaco della città lucana Vita ha consegnato ai giovani un attestato di riconoscimento "per il grande gesto di civiltà e onestà compiuto", sottolineando che il loro comportamento non era affatto scontato.