Ulivi monumentali, al Sud stanziati 5 milioni per la loro tutela e valorizzazione

Il Sud è ricco di ulivi monumentali in tantissime riserve naturali. Uno dei luoghi in cui la coltivazione dell'albero da frutto trova terreno fertile è sicuramente la regione Puglia, da sempre favorita per la presenza di terreni leggeri e sassosi. In più di un'occasione vi abbiamo parlato di alberi misteriosi, millenari, e particolarmente suggestivi che è possibile ammirare nel Meridione, come il Barone di Manduria, uno degli esemplari più maestosi che possiamo ammirare in terra pugliese.

A tal proposito oggi è arrivata la firma della Ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Teresa Bellanova per il decreto che trasferisce alla regione meridionale le risorse comprese nel Piano di Rigenerazione olivicola della Puglia e desinate agli ulivi monumentali pugliese per un'azione sperimentale: in totale saranno stanziati ben 5 milioni: un milione di euro per il 2020 e quattro milioni per il 2021.

L'obiettivo è impedire l'avanzata della Xyella, il batterio fastidioso in grado di provocare dannose alterazioni alla pianta ospite, spesso letali, partendo dalla Piana degli Ulivi. Il provvedimento stabilisce criteri e modalità di concessione dei contributi in favore dei proprietari, detentori o possessori di terreni in cui ricadono olivi monumentali censiti, che si impegnano ad attuare gli interventi necessari a bloccare l'avanzata della fitopatia.

"Con questo decreto andiamo ad inserire un altro importante tassello nel complesso mosaico del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia - ha dichiarato all'Ansa la Ministra Bellanova - Si tratta di una misura particolarmente importante perché mira a proteggere il prezioso patrimonio fatto di alberi secolari e monumentali che identifica il territorio pugliese. Un patrimonio che la Xyella, con la sua progressiva espansione, continua a mettere in pericolo. E' fondamentale che la misura si possa applicare sull'intero territorio regionale, con priorità alla Piana degli Ulivi, e non solo sulla zona infetta, al fine di garantire un intervento efficace ed esteso".