Al Sud arriva 'Opera', un meraviglioso tempio greco in stile contemporaneo

Nella splendida cornice dello Stretto di Messina nasce un tempio greco in stile contemporaneo. Una meravigliosa installazione artistica stilizzata da 48 colonne in rete metallica che raggiungono gli 8 metri d'altezza, realizzata su commissione del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria da Edoardo Tresoldi, artista celebre in questo genere di creazioni.

Quello di Tresoldi è un parco archeologico visivo e aperto di 2.500 metri quadri, che ha come obiettivo quello di evocare la storia millenaria della città. Il nuovo capolavoro dell'artista milanese si chiama "Opera", ed è stato inaugurato nella serata di sabato 12 settembre intorno alla rotonda del belvedere dal sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e dallo stesso Edorardo Tresoldi, noto per avere già realizzato, con la stessa tecnica, la Basilica Paleocristiana nel Parco Archeologico di Siponto in Puglia, le "Cupole d'Aria" del festival Coachella in California, il gigante di Sapri e un'opera a Gharfa nel deserto di Riyadh.

Il monumento è attraversabile a piedi e completamente fruibile ai cittadini e ai visitatori. Si tratta di uno dei più grandi spazi pubblici europei e si propone come un nuovo punto di attrazione turistica del territorio. La nuova installazione permanente di Tresoldi è accompagnata da una serie di eventi di musica, performance e poesia. Tra queste l'installazione sonora del musicista e compositore Teho Teardo che racconta la fusione tra "Opera" e luogo attraverso un disegno sonoro articolato nei vari momenti della giornata e le incursioni poetiche del poeta e scrittore Franco Arminio.

"L'arte, la cultura, l'educazione l'istruzione e la gentilezza salveranno la nostra città - ha commentato all'Ansa Giuseppe Falcomatà - La nostra città si riappropria oggi del patrimonio storico, artistico, culturale e archeologico guardando con nuovi occhi, quelli di un'opera unica nel suo genere che serve alla città per essere ancora di più attrattore turistico. C'è un grande desiderio di connettere le persone, nel proprio intimo, con quello che hanno davanti tutti i giorni, lo Stretto. Ho cercato di intercettare la bellezza dello Stretto e di metterla dentro una lente di ingrandimento".