Scompenso cardiaco, al Sud un sensore nel cuore avvisa i medici in caso di problemi

In Italia sono un milione le persone che soffrono di scompenso cardiaco, e nella sola Sicilia sono 80mila. Si tratta di una sindrome clinica in aumento in tutto il mondo, specialmente per l'età media (cioè alta) della popolazione, ed è una delle patologie più costose per il Sistema Sanitario Nazionale. Sul fronte della tecnologia, però, si stanno facendo passi avanti, e stanno arrivando dispositivi sempre più sofisticati e con monitoraggio a distanza: la Cardiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria "Policlinico G. Rodolico - San Marco" di Catania, diretta dal prof. Corrado Tamburino, si conferma in questo senso un centro d’eccellenza.

L'equipe di Aritmologia, infatti, ha eseguito l'impianto del primo e unico in Sicilia sensore wireless per il monitoraggio dello scompenso cardiaco da remoto. Il Sistema CardioMEMS HF di Abbott è stato impiantato dai dottori Angelo Di Grazia e Daniela Dugo, ed è composto da un minuscolo sensore wireless, inserito nell’arteria polmonare, che avvisa i medici in remoto di qualsiasi anomalia della pressione arteriosa, anche prima dell’apparire dei sintomi. Questo permette una pronta reazione terapeutica, una importante riduzione delle ospedalizzazioni e una migliore qualità di vita nei pazienti con scompenso cardiaco.

"Lo scompenso cardiaco - spiega la professoressa Valeria Calvi a La Sicilia - è una patologia importante, per la quale non abbiamo una terapia risolutiva, e che compromette seriamente la qualità di vita di chi ne è affetto. Questo piccolo chip ci aiuterà fornendoci un’idea migliore di quello che accade ad ogni singolo paziente pur restando lontano dall’ospedale".

Questo sensore è impiantato vicino al cuore con una procedura poco invasiva, attraverso un catetere inserito nella vena femorale. Non appena viene posizionato, il dispositivo consente di monitorare da casa la pressione sanguigna nell’arteria polmonare del paziente con un’unità portatile che rileva le letture quotidiane del sensore. Un macchinario che aiuterà certamente a controllare meglio i casi a rischio in Sicilia.