I volontari del Centro recupero tartarughe marine del Museo di storia naturale del Salento a Calimera hanno pubblicato un video che ritrae delle tartarughine appena nate che corrono verso il mare. Le immagini sono bellissime e raccontano la schiusa del primo nido di Caretta Caretta scoperto quest'estate in Salento, per la precisione in zona Torre San Giovanni, nei pressi del camping Riva di Ugento.
I piccoli animali, una volta nati, sono stati indirizzati verso l'acqua da alcune lucine rosse accese dai volontari. Quella della schiusa non è stata comunque un'operazione facile, visto che i primi due esemplari avevano abbandonato l'uovo dopo 55 giorni di gestazione, nella nottata del 29 agosto, seguiti da altri due nei due giorni successivi. Dopo nessun altro segnale dagli esemplari ancora nelle uova.
Così, i volontari hanno deciso di fare un sopralluogo per valutare la situazione: "All'apertura la situazione è apparsa fin da subito evidente, molte delle uova deposte il giorno 5 luglio scorso non risultavano vitali, non vi era traccia di embrione all’interno delle uova, e queste ostruivano il passaggio ai piccoli nati. All’interno del nido durante le operazioni sono state recuperate 13 tartarughe pronte ad uscire bloccate da oltre 117 uova non sviluppate e tre uova in schiusa, che sono state riposizionate all’interno della camera del nido. Le nuove nate sono state liberate ed hanno raggiunto il mare e tutto il materiale del nido è stato prelevato e sarà analizzato per comprendere meglio quale sia stato il problema".
In questa estate, forse complice il lockdown per l'emergenza Coronavirus, si è parlato molto delle tartarughe caretta caretta, e si è assistito anche a molte nidificazioni e schiuse. Ve ne abbiamo raccontata un'altra al Sud nei primi giorni di agosto, nel Cilento. Una vera e propria nursery, infatti, era stata avvistata da Marina di Ascea a San Mauro Cilento, da Camerota a Montecorice: sono 25 i nidi certificati, ed hanno battuto il record precedente (gli 11 del 2016), un boom davvero inatteso.