Lo abbiamo detto tante volte nei mesi scorsi: mentre l’Italia era in quarantena a causa dell’emergenza Coronavirus, la natura ha continuato a vivere e a scorrere insieme al tempo e alle stagioni. La natura, in queste settimane, ha respirato e vissuto più del solito. Sull’Etna, ad esempio, mango, passion fruit e avocado sono fioriti con un mese d’anticipo. Ma non solo. A Quartu Sant’Elena, in provincia di Cagliari, un meraviglioso fenicottero ha attraversato una strada del Sud per passare da una parte all’altra dello stagno, in piena libertà. E propri nei giorni di lockdown, in cui le strade erano deserte di auto e persone, gli animali si sono sentiti tranquilli nell'uscire allo scoperto, tanto che eventi di questo tipo sono diventati molto frequenti. La natura si è riappropriata per un po' dello spazio urbano, ora disabitato.
E a distanza di mesi dalla quarantena, continuano a verificarsi episodi del genere. Da tre giorni, infatti, a Metaponto, in Basilicata, si sta ammirando uno splendido esemplare di foca monaca marina presso la foce del Bradano. Un evento eccezionale e anche una buona notizia, perché conferma la qualità del mare nel centro balneare più vicino alla città di Matera.
In questa estate la foca monaca si è rivista nel nostro Paese dopo oltre mezzo secolo, visto che dagli anni sessanta si era praticamente estinta. La foca monaca è uno dei mammiferi più minacciati di estinzione al mondo. Abitualmente vive fino a 200 metri di profondità ed è fortemente legata agli habitat costieri e insulari per la riproduzione. Dopo l’accoppiamento in acqua, le femmine cercano una grotta per far nascere i loro cuccioli. Di solito, il parto avviene in autunno, ma, grazie alle condizioni ambientali favorevoli e alla disponibilità di cibo, la nascita di cuccioli è stata osservata anche in altri mesi dell’anno. Ora, finalmente, il bellissimo esemplare è tornato ad affacciarsi anche nei nostri mari. Complice, probabilmente, anche il lockdown dei mesi scorsi.