Amerigo Vespucci, l'omaggio al marinaio del Sud vittima del Coronavirus

Negli ultimi giorni l'Amerigo Vespucci si è fermata a Castellammare di Stabia, dove ha salutato il porto della città che le ha dato i natali il 22 febbraio del 1931. Fino alla serata di ieri, la Nave Scuola a Vela della Marina Militare, impegnata nella Campagna d’istruzione 2020 a favore degli allievi ufficiali della prima classe dell’Accademia Navale, è rimasta ancorata di fronte alla città dove fu costruita, lasciandosi ammirare e fotografare nel golfo di Napoli.

Considerata l'imbarcazione più bella del mondo, La Nave Scuola Amerigo Vespucci, l’Unità più anziana in servizio nella Marina Militare, fu interamente costruita e allestita presso il Regio Cantiere Navale di Castellammare di Stabia, in Campania. Impostato lo scafo il 12 maggio 1930, è stata varata il 22 febbraio 1931. Consegnata alla Regia Marina il 26 maggio 1931, entrò in servizio come Nave Scuola il successivo 6 giugno, aggiungendosi alla gemella Cristoforo Colombo. Al rientro dalla prima Campagna di Istruzione, il 15 ottobre 1931 ricevette a Genova la Bandiera di Combattimento, offerta dal locale Gruppo UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia).

Nella giornata di mercoledì 12 agosto l'Amerigo Vespucci navigherà a "lento moto" lungo le coste di San Lucido, in provincia di Cosenza, per rendere omaggio al marinaio Giuseppe Carbonelli, morto a causa del Coronavirus il 24 marzo scorso. L'uomo era stato in servizio sulla Nave Scuola della Marina Militare durante la campagna addestrativa del 1976, anno in cui la Vespucci fece tappa in Nord America per celebrare il Bicentenario degli Stati Uniti.

"La sua storia è una storia di un marinaio - ha spiegato ai microfoni del quotidiano La Gazzetta del Sud il capitano di vascello Gianfranco Bacchi - Marinaio una volta, marinaio per sempre". Così il comandante dell'Amerigo Vespucci ha deciso di ricordarlo, sia con il passaggio a "lento moto" lungo la costa del suo paese d'origine, sia durante la cerimonia di "Ammaina bandiera solenne" prevista per le ore 19:30 nella acque di Falerna.

"Papà amava la Vespucci - hanno raccontato al quotidiano Alessandra e Paolo, i figli di Giuseppe Carbonelli - l'aver avuto la possibilità di trascorrere tanti mesi di navigazione a bordo di questo veliero era per lui motivo di orgoglio. Per la pandemia non siamo riusciti a salutarlo degnamente. Adesso è per noi molto bello poterlo ricordare in tal modo. Ringraziamo infinitamente il Comandante Bacchi e la Marina Militare per questo grande omaggio offerto a papà ed alla nostra San Lucido, che tanto ha sofferto a causa del virus".