Carlo Verdone inaugura la sua mostra al Sud: "Sono felice di partire da qui"

Non solo attore e regista, l'amatissimo Carlo Verdone si rivela anche un bravo fotografo. Questa sua grande passione per la fotografia l'aveva tenuta nascosta ai suoi fan, fin quando Elisabetta Sgarbi, direttrice de "La Milanesiana" non l'ha scoperta, decidendo di allestire la mostra "Carlo Verdone, Nuvole e Colori", inaugurata nella serata di ieri 30 luglio al Museo Madre di Napoli, dove rimarrà esposta fino al 1 Novembre.

La mostra di Verdone segna quindi il debutto tra "La Milanesiana", festival di arti e sapere giunto alla sua ventunesima edizione, e il Museo Madre di Napoli presieduto da Laura Valente: "La Milanesiana di Elisabetta Sgarbi - ha spiegato Valente - avvalora la linea intrapresa dal Madre negli ultimi due anni, quella di un'istituzione sempre più orientata a far dialogare i diversi linguaggi e culture del contemporaneo. Questo appuntamento si inserisce nella nostra estate dedicata a Gianni Rodari, e alla sua grammatica della fantasia".

La mostra inaugurata a Napoli vede esposti 42 scatti inediti firmati dall'attore, un racconto a colori tutto rivolto verso il cielo, colto nella bellezza dal terrazzo della sua casa romana dopo una tempesta o al tramonto: atmosfere naturali, a tratti malinconiche, dei veri e propri quadri spontanei. "Vedere le mie foto così incorniciate e stampate in grande formato, mi ha colpito - ha dichiarato a "La Repubblica" Verdone - Viste così hanno un ordine logico. Per me poi è molto bello ed emozionante partire da Napoli che è una città di grande cultura, sensibilissima, sono felice di partire da qui, dal Madre".

"La mia macchina fotografica, punta sempre in alto, verso il cielo - ha raccontato l'attore e regista romano - Mi stupisce sempre, mi affascina, mi rasserena, mi inquieta. Mi attrae perché non è mai lo stesso. A volte mi sembra l'umore di Dio. Altre volte un'immensa pagina dove trovo scritte dalle nuvole frasi e disegni misteriosi. Ma bisogna far presto, cogliere in un istante il senso prima che tutto si disarticoli e si estingua. Prima che il sole, sprofondando all'orizzonte, spenga la luce sul soffitto divino".