Le modelle di Dior con il fazzoletto in testa: un omaggio alle nonne del Sud

Due giorni fa la sfilata di Dior ha fatto sognare Lecce, portandola sugli schermi di tutto il mondo. Un grande spettacolo, di cui hanno potuto godere solo pochi fortunati a causa delle limitazioni del Covid, che ha incantato e riempito di orgoglio il Sud. Per la prima volta, la maison Christian Dior non ha sfilato a Parigi, e ha scelto la città meridionale per presentare la sua collezione Cruise.

La sfilata è durata circa venti minuti, in cui le modelle hanno passeggiato in piazza Duomo sulle note della taranta (con l’Orchestra della Notte della taranta diretta da Paolo Buonvino). Un omaggio alla tradizione meridionale, ma non l'unico. Le modelle, infatti, hanno sfilato quasi tutte con un fazzoletto in testa, per richiamare simbolicamente le nonne del Salento, che faticavano nei campi, riparandosi così dal sole e al contempo nascondevano la propria autonomia di donna.

Un'opera bellissima che ha agito per enfatizzare la memoria, il valore, la cultura di tradizioni uniche. Anche gli abiti indossati dalle 45 modelle sono il frutto di un'antica storia. La storia della Fondazione Le Costantine, come spiega Repubblica, partita nel lontano 1800, grazie a due signore che volevano dare lavoro alle donne di Casamassella, per garantire loro indipendenza economica, e non solo.

I gioielli, inoltre, sono un richiamo agli Ori di Taranto custoditi nel museo MarTa, soprattutto l'orecchino a navicella. Ogni singolo abito, in fondo, ricorda la Puglia. E' stata una sfilata di donne "dedicata" alle donne. Anche la scelta dei brani dell'orchestra è andata in questo senso. Per le modelle, quindi, un grande compito: sfilare per riportare alla luce il ricordo di quelle donne sofferenti e lontane nel tempo, di cui ancora oggi esistono versioni moderne, ma ugualmente complicate. Perché, anche nel 2020, la donna deve, ogni giorno, faticare per inserirsi in una società che la considera ancora "diversa".