Quest'anno le vacanze si fanno in camper: boom di richieste verso il Sud

Fino a un paio di mesi fa l'emergenza Coronavirus aveva messo tutto in dubbio, stravolgendo completamente la vita e le abitudini degli italiani. Tra i punti interrogativi principali c'era quello sulle vacanze estive: si potranno o non si potranno fare, si chiedevano in tanti. Oggi, con il miglioramento generale della situazione, la risposta è affermativa, anche se saranno comunque delle vacanze "strane", con tante precauzioni da mantenere.

Innanzitutto, gli italiani prediligeranno le vacanze al Sud, sia per una più ampia scelta di mete, sia perché il Sud trasmette inconsciamente una maggiore tranquillità, vista la situazione meno grave che ha patito rispetto al Nord. Abbiamo già detto che sarà preferito l'alloggio privato rispetto agli hotel, e in più in molti sembrano propensi a scegliere la vacanza in camper, che ovviamente è tra le più sicure in termini di distanziamento sociale e libertà di movimento.

Come riporta La Sicilia, la conferma di questa preferenza arriva dai dati registrati nelle prime due settimane di giugno dalla piattaforma europea Yescapa, tra i leader del camper-sharing tra privati. I numeri mostrano una situazione molto chiara: dalla fine del lockdown, la piattaforma ha quadruplicato le richieste, con un aumento del 150% di visite rispetto allo stesso periodo nel 2019.

La meta prescelta è l’Italia, almeno per il 99% dei prenotati sulla piattaforma di camper sharing: e se l'anno scorso il 46% del turismo italiano era composto da stranieri, quest'anno il trend è invece costituito per lo più da italiani che scelgono di restare nella Penisola per dare una mano all'economia locale e alle bellezze del territorio.

I veicoli sono richiesti per lo più nelle grandi città (Milano, Torino, Roma e Napoli), e la destinazione per la maggior parte di loro è il Sud Italia, soprattutto le isole (Sardegna e Sicilia). Il flusso si muoverà specialmente tra luglio e fine settembre, prediligendo weekend lunghi (da giovedì a lunedì) e non più le 2 settimane solitamente prescelte.