Turisti del Nord da 25 anni scelgono la stessa località meridionale: "La amiamo"

Da quando il 3 giugno 2020 l’Italia ha aperto i confini tra le regioni, i cittadini stanno pensando al luogo in cui trascorrere le loro vacanze estive. Dopo il lockdown per il Coronavirus, infatti, in tanti hanno voglia di passare qualche giorno di relax, offrendo così anche una boccata d’aria al turismo, o quanto meno una speranza, affinché la stagione estiva alle porte possa aiutare chi in questi mesi è rimasto fermo e senza lavorare.

Qualche segnale di movimento si è già visto. La prima settimana di riapertura, infatti, ha fatto registrare subito un boom di visite nei siti archeologici del Sud, un dato certamente importante in vista di una (si spera) sempre più progressiva corsa verso la normalità. E non solo. Al Sud iniziano a vedersi dei turisti, italiani ma anche stranieri. Secondo un'indagine del Codacons, la regione più ambita dai turisti è la Puglia, che già in molti hanno raggiunto.

Foggia Today, ad esempio, ha segnalato la storia di un turista del Nord, Stefano, torinese residente a Brescia, che da 25 anni sceglie sempre la stessa località di villeggiatura: Vieste. "Ogni anno, tutte le volte, capita la stessa cosa - dice - Arrivo dal casello di Poggio Imperiale, mi ‘diverto’ ad attraversare la Foresta Umbra (poco importa se si allunga il percorso) fino a giungere a Vieste. Appena finita la curva, mi si para dinanzi il profilo della città con il suo centro storico in alto e la punta del faro di lato. E tutte le volte è sempre la stessa emozione".

Stefano arriva in Puglia ogni anno con la sua famiglia e la sua comitiva di amici: "E’ iniziato tutto 25 anni fa, quando degli amici ci invitarono con loro sul Gargano, in un camping villaggio che, all’epoca, era poco più di una collina brulla, con qualche tenda e qualche bungalow. Andammo per la prima volta insieme e fu amore a prima vista. Ormai è la nostra seconda casa".

Per l'uomo, che è un dirigente del Brescia Calcio, Vieste è un punto fermo: "Al di là della bellezza del luogo, che è indiscutibile, so in quale ristorante andare per una cena sul mare, dove gustare un trancio di pizza o un cornetto fragrante. Di ogni esercente riconosco il volto e la storia. Ormai c’è una conoscenza fisica con i marciapiedi, con l’acciottolato del centro storico, con la spiaggia e con il mare. Gli 800 km che mi separano dalla destinazione sono il prezzo da pagare per vivere un paio di settimane nel mio luogo del cuore, con persone che sono diventate nel tempo amici sinceri e non meri fornitori di servizi. Per questo, regolamenti regionali permettendo, anche quest’anno, ci saremo. Anzi, soprattutto quest’anno”.