Agricoltura sociale, una grande opportunità di crescita per il Sud

Le imprese agricole nel Meridione rappresentano un tassello fondamentale per l’economia di tutto il Paese. Per sostenere le aziende del settore in questo momento storico delicato di emergenza Covid-19, lo Stato di recente ha garantito la liquidità per fronteggiare la crisi: è attivo, infatti, il canale che prevede la concessione dei finanziamenti garantiti da Ismea, l’Istituto dei Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare.

Ultimamente abbiamo più volte sottolineato l'importanza della crescita di questo settore nel Sud Italia, che fortunatamente non è stato penalizzato troppo dalla crisi economica scaturita dalla pandemia. A darne conferma è stato anche Carlo Borgomeo, Presidente della Fondazione con il Sud, che ha spiegato ai microfoni di Italpress la situazione attuale sull'apporto che l'agricoltura sociale può dare al Paese: "Nonostante qualche difficoltà l'agricoltura sociale è in crescita. Nella nostra esperienza, ci sono due punti di partenza importanti: il primo è che abbiamo scoperto come l'agricoltura, il lavoro nei campi all'aria aperta, l'accudimento degli animali sia importantissimo nella cura dei disabili psichici".

"Abbiamo fatto un bando per bambini autistici - ha continuato Borgomeo - L'80% di questi progetti prevedeva l'impegno di questi ragazzi in agricoltura. I risultati sono stati eccellenti. Il secondo punto è legato alla valorizzazione dei beni confiscati. Agricoltura sociale vuol dire includere soggetti fragili, essere attenti alla sostenibilità e trovare sbocco sul mercato attraverso attività del settore food, come ristoranti e consorzi. Ci sono state in Italia molte leggi, molti tentativi di dare ai giovani terreni abbandonati da coltivare, ma non ha funzionato molto. Con noi invece funziona perché ancora una volta la cooperazione sociale ha una marcia in più, capace di fare sacrifici, perché non ha come obiettivo la ricerca disperata del profitto".

Carlo Borgomeo è Presidente della Fondazione con il Sud da settembre 2009. Napoletano, si è laureato in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Napoli Federico II. Ricercatore al Censis nei primi anni Ottanta, dal 1986 al 1999 è stato Presidente della Società per l'imprenditorialità giovanile, poi Amministratore delegato di Sviluppo Italia, fino a febbraio 2002. Dal 2002 al 2007 è stato Amministratore della Società di Trasformazione urbana di Bagnoli. Esperto conoscitore delle dinamiche socio-economiche del Mezzogiorno, è da sempre attento alle problematiche del terzo settore.