Miitari americani visitano un ospedale del Sud: "E' un modello da cui imparare"

Il Sud Italia ha retto bene l'emergenza Coronavirus. I numeri dei contagi e dei decessi, nelle regioni meridionali, non sono finora drammatici come quelli delle regioni del Nord, palesemente dilaniato dal virus. Su questo divario ha giocato certamente la tempistica, che ha permesso al Meridione di prendere le misure della situazione e giocare "d'anticipo", ma non solo. Le strutture del Sud, infatti, molto spesso bistrattate, si sono dimostrate all'altezza, e alcune sono state prese ad esempio anche su scala internazionale, come il Cotugno di Napoli, lodato persino in America.

A sottolineare l'efficienza dei nosocomi meridionali ci hanno pensato anche dei rappresentanti della U.S. Navy (di istanza alla base di Gricignano di Aversa), che hanno visitato il Covid Center dell’Ospedale del Mare di Napoli.

Il sopralluogo è nato "come momento di crescita e di formazione per il personale sanitario dell’U.S. Navy, rispetto ad un centro per la cura dell’infezione da Covid-19 del quale si è tanto ben parlato negli Stati Uniti", si legge nella richiesta inviata a Ciro Verdoliva, direttore generale dell’Asl Napoli 1.

I soldati americani hanno visitato la struttura facendosi spiegare nel dettaglio il funzionamento dei percorsi del Covid Center (come il passaggio sporco/pulito e vestizione/vestizione, ma anche le tecnologie impiegate per il filtraggio dell’aria, per il gradiente pressorio negativo, per il monitoraggio a distanza dei pazienti e tutte le altre accortezze utilizzate per evitare i contagi).

Tra i protagonisti dell’incontro ci sono stati: Richard A. Knitting, Comandante in Capo dell’Ospedale Militare della U.S. Navy e Peter G. Woodson, Comandante delle Forze Navali Usa (Sesta Flotta) per l’Europa e l’Africa.

Per ricordare l'incontro, il Comandante in Capo Richard A. Knitting ha consegnato al direttore generale Verdoliva una targa di ringraziamento per l’accoglienza a loro dedicata. Lo stesso Comandante in Capo ha definito il Covid Center "Un modello da cui imparare”.

Foto: screen video Facebook Giuseppe Noschese