Il cuore del Sud: pagano due caffè 100 euro, il resto lo lasciano ai dipendenti

Da alcuni giorni il nostro Paese è entrato in una ulteriore nuova Fase dell’emergenza Coronavirus: riaprono i negozi, i bar e i ristoranti, e i cittadini stanno ritornando lentamente alla loro normalità, riacquistando gran parte della loro indipendenza. Un momento sicuramente importante, che per alcuni sa di liberazione e di fine di un incubo, anche se l’attenzione va mantenuta ancora molto alta, visto che il rischio di nuovi picchi c’è, anche se i primi 15 giorni di aperture non hanno causato ricadute sui numeri dei contagi.

Le precauzioni per chi riaprirà la propria attività sono sostanzialmente le stesse: per tutti vale la regola di indossare mascherine e mantenere il distanziamento, il che significa contingentare gli accessi nei negozi e garantire la giusta distanza tra i tavoli nei locali della ristorazione.

Intanto, anche se la situazione è certamente migliorata e in molti stanno tirando dei sospiri di sollievo, non si ferma la solidarietà che è stata la grande protagonista di questi mesi nel nostro Paese, da Nord a Sud.

In Campania, a Caserta, due amici hanno ordinato un caffè in un bar della città e hanno deciso, entrambi, di pagarlo con una banconota da 50 euro (quindi 100 euro in due), senza prendere il resto. Lo ha raccontato lo stesso titolare del bar sulla sua pagina Facebook, emozionato per il gesto dei suoi clienti.

Quanto avvenuto a Caserta era già successo qualche giorno prima in Sicilia, a Marsala, dove un uomo, un dipendente pubblico, aveva pagato 50 euro un espresso: "Tieni pure il resto - aveva detto alla cassiera - Siete rimasti chiusi 50 giorni. È il minimo che io possa fare. Sono una persona fortunata. Ho uno stipendio da dipendente pubblico che è pagato dalle tasse che anche tu versi, a domani”.

Due dimostrazioni bellissime della solidarietà meridionale, che in questo momento così difficile per tutti non fa mai mancare il suo peso.

(Foto Facebook Gianni Genovese, titolare del bar)